Le azioni dei produttori di vaccini ieri a Wall Street hanno perso terreno dopo che il presidente eletto Donald Trump ha nominato Robert F. Kennedy Jr, da sempre scettico sui vaccini, alla guida del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani.
I titoli sono scesi nell'ultima ora di contrattazioni, quando sono emerse notizie sulla scelta di Trump. Le azioni Moderna hanno chiuso in ribasso di oltre il 5%, quelle Novavax hanno lasciato sul campo oltre il 7% e quelle Pfizer hanno segnato un -2,6%. Rosso di oltre il 6% per le azioni BioNTech, il produttore tedesco di farmaci che ha contribuito allo sviluppo di un vaccino Covid insieme a Pfizer, mentre la britannica GSK a Londra perde oltre il 3%.
Le azioni di queste aziende hanno ampliato il passivo nelle contrattazioni after-hours dopo che Trump ha confermato la sua scelta in un post sulla sua piattaforma Truth Social. Gli esperti di politica sanitaria hanno affermato che un secondo mandato di Trump potrebbe consentire a Kennedy di elevare la retorica anti-vaccini, che potrebbe dissuadere un maggior numero di americani dal ricevere i vaccini Covid e le immunizzazioni di routine.
Pfizer, Moderna e Novavax si stanno ancora riprendendo dal calo dei tassi di vaccinazione Covid negli Stati Uniti, che ha intaccato i loro profitti negli ultimi due anni. Kennedy è il fondatore dell'organizzazione no-profit Children's Health Defense, l'organizzazione anti-vaccini più finanziata del Paese. Vediamo ora il quadro grafico e i livelli da monitorare.
Azioni Pfizer: analisi tecnica e strategie operative
I prezzi delle azioni Pfizer si sono rapidamente riportate in prossimità dell’importante area supportiva compresa tra i livelli orizzontali a 25,76 e 25,23 dollari. Nonostante il trend di breve periodo sia evidentemente impostato al ribasso da fine luglio scorso, segnali di forza presso l’area di concentrazione di domanda menzionata prima potrebbero favorire strategie "long contrarian".
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano una potenziale fase di rialzo che potrebbe estendersi fino alla fine della prima decade di gennaio, seguita da una possibile debolezza fino a metà marzo.
A livello operativo quindi, si potrebbero valutare strategie in acquisto in caso di segnali di forza in area 25,76-25,23 dollari. In questo caso, il primo obiettivo di profitto potrebbe essere posto a 27 dollari, mentre un secondo target potrebbe essere a 27,85 dollari.
Il superamento di questo livello muterebbe il quadro tecnico di medio periodo a favore dei compratori, con possibile primo target in prossimità della linea di tendenza che collega i massimi segnati a luglio e ottobre, ora transitante a 29,80 dollari.
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