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Il prezzo del petrolio arretra dopo l'ultima riunione dell'OPEC+, il rally precedente era stato già scontato;
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Le compagnie petrolifere americane si vedranno gli utili falcidiati per effetto della crisi energetica, la l'equilibrio del mercato porterà alla crescita delle quotazioni del greggio;
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Le società energetiche canadesi rappresentano delle occasioni d'acquisto molto ghiotte considerando le performance degli ultimi giorni.
Compra sull'attesa e vendi alla notizia. Questa massima vale sempre sui mercati finanziari e anche stavolta con il petrolio non è venuta meno. Il mercato aveva già scontato nei giorni precedenti l'accordo che sarebbe stato messo nero su bianco nella riunione dell'OPEC+ di sabato 6 giugno; con le quotazioni del Brent che erano arrivate a 43,39 dollari dopo un rally durato un mese e mezzo. Nei giorni successivi vi sono stati i realizzi attesi e oggi il greggio del Mare di Scozia ondeggia intorno ai 40 dollari. L'accordo però ha sicuramente tracciato un percorso importante nello scenario futuro che vede coinvolti i principali protagonisti del Cartello. I tagli saranno più severi, fino a 11 milioni di barili al giorno nel prossimo mese; e i Paesi indisciplinati come Iraq e Nigeria sono stati messi in riga. A questo punto ci si domanda se l'oro nero sia o meno una commodity su cui puntare in relazione anche e soprattutto alle società che sono agganciate alla materia prima.
Società oil: equilibrio tra domanda e offerta compenserà calo degli utili
Schroders considera l'equilibrio della domanda e dell'offerta del greggio un fattore fondamentale per le compagnie energetiche, che vedranno gli utili crollare il prossimo anno. Secondo la società di gestione la domanda si sta riprendendo e l'output per il momento non tornerà a crescere nemmeno se i prezzi dovessero tornare ai livelli prima dello shock. Lo confermerebbe, ad esempio, il fatto che gli impianti di estrazione in USA sono scesi numericamente da 700 a 237. Il che significa che la produzione sarà destinata a calare drasticamente anche per i prossimi mesi, se non addirittura in via permanente. Inoltre c'è da considerare che parecchie società hanno dato forfait, anche a causa di finanziamenti che sono più complicati da ricevere dagli istituti di credito. Quindi quelle che rimarranno sul mercato saranno sicuramente più attrezzate e più solide dal punto di vista economico-finanziario. Allo stato attuale ad esempio le azioni del settore energetico rappresentano soltanto il 3% dell'indice S&P 500, una cifra in caduta libera se si pensa che nel 2008 la quota era del 16%.
Azioni petrolifere: Canada come terra di conquista
Gli analisti di Rbc Capital Markets vedono il Canada, grande esportatore di petrolio, il Paese dove le società del settore possono avere un potenziale enorme, con rialzi in Borsa fino al 140% del valore attuale. Ecco quali sono:
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Precision Drilling. E' il più grande appaltatore di impianti di perforazione in Canada, fornendo anche noleggio e forniture di giacimenti petroliferi. Nell'ultimo anno le quotazioni dei titoli azionari sono precipitate del 46,28%, ma dall'inizio di questo mese sono passate da 0,75 a 1,30. Il prezzo obiettivo è di 1,25 dollari canadesi, con rating Outperform. Se si considera che la società non distribuisce dividendo, la performance attesa, che è del 60%, è molto interessante.
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CES Energy Solutions. Società leader di soluzioni chimiche tecnicamente avanzate, ha quasi triplicato il suo valore azionario nella Borsa di Toronto, dai minimi del 27 marzo in piena crisi pandemica. Ha ridotto così al 36,12% la perdita su base annua. Il prezzo obiettivo è di 1,50 dollari canadesi, con rating positivo. Nemmeno CES Energy Solutions distribuisce dividendi e il total return atteso è del 43%.
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Enerflex. Fornitore mondiale di prodotti e servizi per l'industria globale della produzione di petrolio e gas, ha perso in un anno il 58,04% ma oggi ha praticamente recuperato tutta la perdita conseguente alla chiusura delle attività. Il prezzo obiettivo è di 9 dollari canadesi, con rating Buy. Il dividend yield è 1,24%, con 0,08 centesimi per azione. L'attesa è di una crescita del 43% considerando la performance azionaria e il rendimento cedolare.
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Secure Energy Services. E' una società di servizi energetici che si concentra sulla fornitura di servizi specializzati alle compagnie petrolifere che operano nel bacino sedimentario del Canada occidentale. Nell'ultimo anno ha perso il 67,72% ma da tre giorni ha effettuato un rally poderoso passando da una quotazione in Borsa di 1,23 a 2,25. Il rating è positivo con target price 3 dollari canadesi. La società distribuisce 3 centesimi di dividendo ad azione ed è la più interessante del gruppo in termini di total return atteso: 140%!
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Shawcor. Specializzato nella fornitura di servizi al settore dei gasdotti nel mercato del petrolio e del gas, è uno dei maggiori fornitori al mondo di rivestimenti per tubi. In un anno le azioni sono calate del 70,28% ma il recupero dai minimi del 18 marzo è stato strepitoso. Infatti da 0,80 di allora le azioni oggi valgono 5,13, quindi con un rialzo del 641%. La società non distribuisce dividendi e il rating attuale è Neutral. L'attesa è per una performance futura del 24%.
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Tervita. Società pubblica canadese specializzata in servizi energetici e rifiuti ambientali. E' stata una delle compagnie più resilienti del gruppo con una perdita azionaria annua del 31,16%. Solo nell'ultima seduta alla Borsa di Toronto, il titolo è volato del 30%. Il prezzo obiettivo è di 4 dollari canadesi, con rating Sector Perform. L'azienda non distribuisce dividendi e il rendimento atteso è del 19%.