Le azioni Oracle sono crollate di oltre il 7% nella sessione after-hours di Wall Street, dopo che la società di software per database ha riportato risultati del secondo trimestre fiscale inferiori alle stime degli analisti e ha fornito un outlook più debole del previsto.
Nel dettaglio, l’utile per azione si è attestato a 1,47 dollari, rispetto alle stime a 1,48 dollari. I ricavi sono stati pari a 14,06 miliardi di dollari, che si sono confrontati con i 14,1 miliardi attesi. Il fatturato del secondo trimestre è aumentato del 9% anno su anno.
L'utile netto è aumentato del 26% a 3,15 miliardi di dollari, dai 2,5 miliardi di dollari dell'anno precedente. Il fatturato dei servizi cloud è aumentato del 12% a/a, a 10,81 miliardi di dollari (77% del fatturato totale).
Il più grande motore di crescita di Oracle è stato l'infrastruttura cloud, dove è in competizione con big tech del calibro di Amazon, Microsoft e Google, in scia del fatto che le aziende spostano i carichi di lavoro al di fuori dei propri data center. Il fatturato della sua unità di infrastruttura cloud è aumentato del 52% a/a, raggiungendo i 2,4 miliardi di dollari.
Per il trimestre in corso, Oracle prevede una crescita dei ricavi compresa tra il 7% e il 9%. A metà di questo intervallo, il fatturato sarebbe di circa 14,3 miliardi di dollari, inferiore ai 14,65 miliardi stimati dal mercato. La società ha dichiarato di aspettarsi un utile rettificato di 1,50-1,54 dollari per azione, contro attese a 1,57 dollari.
Oracle ha inoltre dichiarato di aver appena firmato un accordo con Meta Platforms che consente all'azienda di social media di utilizzare la sua infrastruttura per contribuire a vari progetti legati alla famiglia di LLM Llama. Vediamo ora il quadro grafico e i livelli da monitorare.
Azioni Oracle: analisi tecnica e strategie operative
Con il ribasso registrato nella sessione after-hours di Wall Street, i prezzi delle azioni Oracle hanno violato al ribasso il livello orizzontale a 181,15 dollari e sembrano dirette verso il successivo sostegno statico a 167,40 dollari. Nel medio periodo i prezzi rimangono impostati al rialzo, in particolare dai minimi registrati in area 100 dollari a fine dicembre 2023.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano una possibile fase laterale-ribassista, che potrebbe estendersi fino ai primi giorni di gennaio, seguita da una potenziale ripartenza al rialzo fino all’inizio della terza decade di gennaio.
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie in acquisto nel caso di segnali di forza in area 168-167 dollari. Il primo obiettivo di profitto potrebbe essere sulla resistenza a 181,15 dollari, mentre un target più ambizioso in area 196 dollari. La violazione del supporto a 167,40 dollari, potrebbe dare vita a un’accelerazione delle vendite con target in area 146 dollari.
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