I buoni dati arrivati nella serata di ieri da parte di Nvidia impattano sui future del Vecchio Continente che, impostati in terreno positivo, anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti sui listini azionari europei. Con il focus rivolto anche al Simposio di J.Hole, dove nel pomeriggio di domani J.Powell potrebbe chiarire le prossime mosse della Fed in tema di tassi di interesse, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni avvicinandosi all'area dei 28.500 punti, sopra i quali si potrebbero avere ulteriori allunghi prima verso i 28.600-28.700 punti e successivamente in direzione della soglia dei 29.000 punti. Al ribasso segnali di debolezza si avrebbero solo con un ritorno dei corsi sotto i 28.000 punti, con primi obiettivi ribassisti sui minimi dello scorso mese di luglio in area 27.500 punti. Tra le storie da seguire nella giornata odierna troviamo proprio Nvidia, i cui risultati erano uno dei market mover di questa settimana. Andiamo a leggerli nello specifico.
Nvidia: +88% i ricavi del secondo trimestre
È stata una trimestrale record quella comunicata nella serata di ieri da parte di Nvidia, con il colosso tecnologico statunitense che ha battuto di gran lunga le attese degli analisti. Nello specifico, nel secondo trimestre fiscale i ricavi, grazie alla forte domanda di chip per l'intelligenza artificiale, sono saliti a 13,51 miliardi di dollari, risultando in rialzo dell'88% rispetto al primo trimestre e del 101% se confrontato con lo stesso periodo di un anno fa. Ricordiamo che le attese degli analisti vedevano ricavi a 11,22 miliardi. Nel periodo in corso un forte aumento si è registrato sull'utile, salito di uno strabiliante +843% a 6,2 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda l'attività di Data Center, che include la vendita dei chip A100 e H100 necessari per le applicazioni di intelligenza artificiale, come ad esempio ChatGPT, ha registrato ricavi record per 10,32 miliardi di dollari, in rialzo del 141% rispetto al trimestre passato e del 171% se confrontato con il secondo trimestre del 2022. In questo contesto l'utile Gaap per azione è stato di 2,48 dollari, +202% rispetto al primo trimestre e +854% rispetto al secondo trimestre dello scorso anno. Per quanto riguarda il margine operativo lordo questo si è attestato al 70,1%, risultando in rialzo del 64,6% rispetto al trimestre precedente e del 43,5% se confrontato ad un anno prima.
Per quanto riguarda i primi sei mesi dell'anno in corso, il fatturato è stato di 20,7 miliardi, dai 14,99 miliardi di un anno fa. L'utile netto si è attestato a 8,23 miliardi di dollari, che si confronta con i 2,274 miliardi di dollari dei primi sei mesi dello scorso anno. L'utile base per azione si porta dagli 0,91 dollari di un anno fa, agli attuali 3,33 dollari. Nel corso della presentazione dei dati il management, che si aspetta un boom dell'AI (Artificial Intelligence) fino al prossimo anno, prevede per il trimestre in corso ricavi vicini ai 16 miliardi di dollari, contro un consensus posto a 12,61 miliardi, con un aumento delle vendite del 170% su base annuale. Inoltre, a dare ulteriore fiducia al mercato è il riacquisto da parte della società di 25 miliardi di dollari delle sue azioni, che potrà contribuire a dare seguito al rally in corso presente sul titolo.
Azioni Nvidia: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sull'azione nel breve e medio periodo. Dopo aver chiuso la giornata di ieri in rialzo del 3% a 471,16 dollari, le attese sul titolo Nvidia per la seduta odierna sono di una decisa apertura in gap-up con i prezzi che dovrebbero spingersi oltre la soglia dei 500 dollari. Il superamento di questi livelli andrebbe a rafforzare quel trend ascendente innescatosi nell'ottobre dello scorso anno, quando le quotazioni scambiavano in area 110 dollari, in direzione dei prossimi obiettivi situati prima sui 525 dollari e successivamente in direzione dei 550 dollari. In questo contesto rialzista eventuali correzioni fin verso i 400 dollari, potrebbero rappresentare delle occasioni di acquisto per chi non avesse il titolo in portafoglio.
Al contrario una discesa sotto questi livelli, dove troviamo sia l'indicatore daily del Supertrend che la trendline ascendente che parte dai minimi dello scorso mese di dicembre, potrebbe aprire le porte ad una correzione più importante che avrebbe come primi target i minimi degli ultimi 2 mesi posti in area 375 euro. Nel caso in cui tali sostegni non riuscissero ad arrestare le vendite, i corsi potrebbero accellerare al ribasso andando a chiudere quell'ampio gap-up lasciato aperto il 25 maggio scorso, in occasione dei dati del primo trimestre, in area 306 dollari. Fondamentale, nel caso si realizzasse questa view, sarebbe la tenuta di tali livelli per evitare un ulteriore deprezzamento del titolo fin verso i 283 dollari, dove troviamo la media mobile di lungo periodo.
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