Nonostante la buona chiusura di Wall Street nella serata di ieri, i futures del Vecchio Continente anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela. Con il focus che torna ad essere rivolto alle trimestrali USA, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 28.600 punti, confermando il trend primario al rialzo che potreppe proseguire fin verso le prossime resistenze situate sulla soglia dei 29.000 punti. Al ribasso i primi supporti da monitorare sono sui 27.500 punti, sotto i quali si potrebbero avere discese fin verso i minimi delle ultime settimane posizionati in area 27.000 punti. Tra i titoli da monitorare nel panorama europeo troviamo Novartis, che ha alzato i target per l'anno in coso.
Novartis alza target 2023 e avvia buyback
Novartis, in scia ad un forte primo semestre, ha alzato gli obiettivi sul 2023. Nel periodo aprile-giugno l'utile netto della società è passato dagli 1,70 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2022 a 2,32 miliardi di dollari, con un utile operativo che si porta dai precedenti 2,23 miliardi di dollari ai 2,92 miliardi di dollari. Le vendite si sono attestate a 13,62 miliardi di dollari e si confrontano con i 12,78 miliardi di dollari che si erano avute nel corso del 2022. Infine l'utile per azione passa dagli 1,56 dollari agli 1,83 dollari.
Grazie a questi numeri, il colosso farmaceutico elvetico prevede ricavi in crescita da una cifra media ad una cifra elevata e un utile operativo a doppia cifra rispetto alla precedente previsione ad una sola cifra alta. Nel corso della presentazione dei dati, l'azienda ha comunicato sia di avviare un buyback per un massimo di 15 miliardi di dollari, che la separazione dell'unità dei famaci generici Sandoz tramite uno spin-off che dovrebbe avvenire nel corso degli ultimi tre mesi dell'anno in corso. Andiamo ora a vedere quali sono le attese per il titolo nel breve e medio periodo.
Azioni Novartis: analisi tecnica e strategie operative
Giornata all'insegna della cautela quella di ieri per il titolo Novartis, con le quotazioni che rimangono sempre vicine ai minimi degli ultimi 3 mesi in area 84 franchi. Nel breve termine fondamentale sarà la tenuta di questi livelli per evitare una continuazione di quel movimento discendente innescatosi nel maggio scorso, quando i prezzi scambiavano sui top di periodo nei pressi dei 94 franchi, in direzione degli 82 franchi e successivamente verso i 79,5 franchi.
Dal punto di vista operativo la violazione di questi ultimi livelli aprirebbe le porte per i corsi ad una chiusura di quel gap up lasciato aperto il 27 marzo scorso in area 76,60 franchi e a seguire i 75,4 franchi. Ricordiamo che questo sostegno rappresenta l'ultimo baluardo per evitare un ritorno dei prezzi sui minimi del 2023 in area 73,80 franchi.
Al contrario per avere un primo segnale di positività il titolo dovrebbe tornare oltre i minimi di maggio situati nei pressi degli 87 franchi. Il superamento di queste aree potrebbe porre le basi per un recupero che avrebbe come primo obiettivo i 90 franchi ed in seguito i 91,80-92 franchi. Nel caso in cui queste reistenze dovessero essere lasciate alle spalle, aumenterebbero le possibilità per l'azione di andare a mettere sotto pressione i massimi annuali situati sui 93,80 franchi.
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