UniCredit ha lanciato il collocamento di 14,7 milioni di azioni Nexi, corrispondenti a poco oltre l'1,1% del capitale del leader italiano dei pagamenti, al prezzo di 5,735 euro per azioni. L'operazione del valore di circa 84 milioni di euro è effettuata attraverso la procedura dell'
accelerated bookbuilding e fa parte di una transazione strutturata più ampia che coinvolge Fides, il veicolo di investimento di Clessidra Private Equity SGR.
Quest'ultima ha siglato con la seconda banca italiana un collar, ovvero un derivato che ha come obiettivo la parziale copertura del rischio di investimento. In sostanza, il contratto prevede un'opzione call di UniCredit e un'opzione put nelle mani di Fides su un sottostante rappresentato da circa 18,15 milioni di azioni Nexi, pari a poco meno dell'1,4% del capitale. Quindi, la posizione lunga di Gae Aulenti sarebbe coperta dall'accelerated bookbuilding. Non essendo UniCredit azionista di Nexi, probabilmente l'operazione avverrà utilizzando un prestito titoli. Nel contempo Fides ha ricevuto da UniCredit un prestito utilizzato per rifinanziarsi.
Nexi: cosa cambia dopo l'operazione di UniCredit
Nexi è partecipata per il 9,3% da Mercury UK, società finanziaria di cui Clessidra detiene il 15% del capitale e di cui sono azionisti anche Bain Capital e Advent International. Nelle comunicazioni si rende noto che la quota di Mercury UK non è interessata dall'operazione di UniCredit e pertanto resta invariata. "Mercury Uk - si legge nella nota - conferma il suo pieno impegno per Nexi e il desiderio di sprigionare ulteriore valore da Nexi, che riflettono la sua fiducia nella crescita in corso e nel futuro potenziale di crescita dell'azienda". All'apertura delle contrattazioni oggi alla Borsa di Milano, le azioni UniCredit perdono circa 20 punti base, mentre il titolo Nexi registra un passivo di oltre 1 punto percentuale.
Vanno comprate le azioni in Borsa?
Da inizio anno le azioni Nexi hanno perso oltre il 20% del loro valore a 5,88 euro. Secondo gli analisti il titolo potrebbe essere sottovalutato.
Deutsche Bank conferma il giudizio hold e alza il target price sulle azioni da 5,80 a 6,50 euro. "Il settore dei pagamenti a livello europeo sta andando incontro a una stabilizzazione a supporto dei fornitori di merchant services come Worldline e Nexi, nonostante gli analisti si aspettino un maggiore supporto ai volumi dalle transazioni oltre confine nella seconda metà dell'anno", ha affermato la banca tedesca.
Banca Akros ha un rating buy con obiettivo di prezzo a 8,50 euro e vede i primi sei mesi dell'anno in linea con la guidance, in vista dei conti che verranno pubblicati a fine luglio. "La riduzione dell'indebitamento rimane l'elemento principale per il re-rating dell'azione", commentano gli esperti che individuano i primi, incoraggianti segnali in tale direzione.