Inizio di settimana all'insegna della volatilità sui principali mercati azionari del Vecchio Continente che si avviano a chiudere la seduta vicini ai livelli di venerdì scorso. Con il focus che rimane sempre rivolto sia all'inflazione che al conflitto militare in Ucraina, il FTSE Mib dovrebbe terminare le contrattazioni nei pressi dei 24.750 punti.
Nel breve importante sarà sempre il ritorno oltre i 25.000 punti, per riprendere quel trend rialzista innescatosi a che potrebbe riportare i prezzi verso i massimi delle ultime settimane in area 25.500 punti. Tra i titoli che oggi a Milano stanno registrando una delle peggiori performance troviamo Moncler: vediamo quali sono i motivi della debolezza odierna.
Moncler: pesano i nuovi lockdown in Cina
Il rimbalzo che aveva contrassegnato il titolo Moncler nell'ultima seduta della scorsa ottava, in scia alla promozione di Barclays, ha avuto vita breve. I motivi delle vendite odierne arrivano dall'Asia ed in particolar modo dalla Cina, con i nuovi lockdown messi in campo dalle autorità per arginare i focolai di Covid nella zona di Shanghai.
Ricordiamo che Moncler nell'anno appena passato ha realizzato quasi metà del suo fatturato nel continente asiatico e gran parte di questo arriva proprio dall'ex Impero Celeste. Di certo per la società il 2022 non si è aperto nel migliori dei modi, visto che un altro mercato importante come quello russo è praticamente fermo, dopo le sanzioni che l'UE ha adottato nei confronti del Paese con lo scoppio del conflitto in Ucraina. Andiamo a vedere come le notizie odierne stanno impattando sul grafico.
Azioni Moncler: analisi tecnica e strategie operative
Il rimbalzo di Moncler, partito a marzo dalla soglia dei 41 euro, si è esaurito la scorsa ottava a contatto con i 53 euro. La discesa odierna, che sta spingendo le quotazioni sotto i primi supporti situati sui 49 euro, potrebbe indebolire nuovamente il titolo. Le vendite dovrebbero proseguire in prima battuta verso i 47,50 euro, dove verrebbe chiuso il gap up lasciato aperto il 16 marzo 2022 e, a seguire, i 45,50 euro.
Al contrario solo un ritorno sopra i 51,50 euro verrebbe letto positivamente dal mercato, aprendo la strada per un test sui massimi della scorsa ottava in area 53 euro. L'eventuale rottura di quest'ultimo intorno andrebbe a rafforzare il il trend rialzista innescatosi dai minimi di periodo, con ulteriori allunghi in direzione dei 55 euro e, successivamente, 57 euro.