L'ultima trimestrale di Meta Platforms è stata agghiacciante per gli investitori, soprattutto quando la società ha rivelato che il pubblico si stava allontanando dalle piattaforme Facebook e Instagram, per privilegiare competitor come TikTok. Dopo quella comunicazione, il titolo è affondato nella Borsa americana bruciando in un solo giorno circa 250 miliardi di dollari.
Cosa aspettarsi questa volta? Alcuni segnali non sono molto confortanti, con la pubblicità digitale nel settore che sta rallentando e con la limitazione dettata da Apple riguardo il tracciamento dell'attività degli utenti iPhone su app e siti Web. Quando era stata rilasciata la guidance durante l'ultima chiamata agli utili, la società aveva avvertito che la policy modificata di Cupertino avrebbe comportato un taglio di 10 miliardi di dollari di entrate quest'anno. Quanto è bastato perché le azioni Meta a Wall Street perdessero un terzo del loro valore.
Meta Platforms: le attese degli analisti
Il 27 aprile saranno pubblicati i dati trimestrali, ma alcuni analisti hanno già ridotto le stime. Brad Erickson di RBC, ad esempio, teme che i risultati deluderanno ancora e quindi ha ridotto il suo obiettivo di prezzo sulle azioni Meta da 245 a 240 dollari. L'esperto scrive che molte PMI stanno considerando per la prima volta nuovi canali pubblicitari lontano da Facebook. Da qui è da attendersi una svolta, date le dimensioni dell'audience di Facebook e il vantaggio di conversione su larga scala, ma questo è poco probabile che avvenga nel breve termine.
Ericksson nota che alcuni inserzionisti si sono spostati su piattaforme come Google, TikTok, Linkedin e altre, riducendo la spesa su Facebook. In generale, inoltre, evidenzia il fatto che la guerra Russia-Ucraina abbia trasmesso nervosismo generale e quindi in Europa si stia spendendo di meno per la pubblicità online. Nel lungo termine l'esperto rimane rialzista sul titolo Meta, ma nel breve reputa difficile un'inversione di tendenza.
Jason Helfstein, analista di Oppenheimer, ha anche abbassato il suo prezzo obiettivo sulle azioni da 375 a 305 dollari, sebbene mantenga il suo rating Outperform. A suo giudizio, nel breve termine i risultati saranno attenuati da alcuni venti contrari come la guerra Russia-Ucraina, un'economia europea più debole e la situazione relativa alle politiche pubblicitarie di Apple.
Helfstein osserva anche che la rinuncia agli annunci pubblicitari da inserzionisti russi comporta un danno corrispondente all'1,5% delle entrate pubblicitarie del 2021. L'analista quindi ha ridotto la sua stima delle entrate totali di Meta per il 2022 e per il 2023 del 9%.
Rohit Kulkarni, analista di MKM Partners, ravvisa una serie di problemi macro per Meta in questa fase, tra cui Russia, inflazione, aumento dei tassi d'interesse da parte della
Federal Reserve e le problematiche pandemiche. In particolare Kulkarni pone l'accento sul conflitto nell'Est Europa, la cui
durata prolungata potrebbe impattare sulle prospettive del secondo trimestre dell'Europa.
Quindi l'esposizione delle aziende verso il Vecchio Continente alla fine avrà effetti negativi. I tassi d'interesse più elevati, invece, colpiranno la spesa pubblicitaria attraverso inserzionisti come società operanti nel settore delle automobili e degli immobili, molto sensibili alle dinamiche dei tassi.