Brutte notizie sopraggiungono dalla trimestrale Li Auto, che ha deluso le aspettative degli analisti. La casa automobilistica cinese ha registrato una perdita maggiore del previsto a causa delle interruzioni di corrente che si sono verificate nella provincia di Sichuan. La zona infatti è stata caratterizzata dalla peggiore siccità degli ultimi 50 anni in estate, il che ha comportato la chiusura di alcune fabbriche.
Ciò arriva in un momento in cui le compagnie di auto elettriche sono messe sotto pressione dai vincoli alla catena di approvvigionamenti e dalla situazione precaria sul Covid-19 in Cina, che potrebbe presto o tardi richiamare le politiche restrittive delle autorità sul contenimento del contagio. Le azioni Li Auto a Wall Street sono in calo dell'1,15% nelle contrattazioni prima dell'apertura, mentre quest'anno il titolo ha ceduto finora il 24,92%.
Li Auto: i numeri della trimestrale
Nei tre mesi da luglio a settembre, Li Auto ha riportato un incremento delle vendite del 20% a 9,34 miliardi di yuan, al di sotto dei 9,6 miliardi previsti dagli analisti, ma sopra le previsioni della società di 8,96 miliardi. A questi numeri ha corrisposto una perdita di 1,65 miliardi di yuan, più alta rispetto a quella stimata dagli analisti di 815 milioni di yuan. In confronto allo scorso anno, comunque, il passivo si è incrementato notevolmente, dal momento che nello stesso periodo il rosso era stato di 21,5 milioni di yuan.
Il margine lordo si è abbassato del 12,7% per via degli accantonamenti relativi al veicolo Li ONE. Nel trimestre, Li Auto ha consegnato 26.524 veicoli, mancando la previsione di agosto che stimava un numero compreso tra 27.000 e 29.000 unità.
Li Auto: la guidance
Per l'ultimo trimestre dell'anno, l'azienda con sede a Pechino prevede di fatturare tra 16,5 e 17,6 miliardi di yuan, consegnando tra 45.000 e 48.000 veicoli. L'incremento delle immatricolazioni dovrebbe essere supportato dall'introduzione di due nuovi modelli, tra cui il SUV L8.
Nel mese di novembre Li Auto ha effettuato consegne record di 15.034 unità, facendo segnare un balzo del 50% rispetto a ottobre. Su questo ha seguito lo stesso percorso di NIO, che a novembre ha ottenuto il massimo storico mensile di vendite a 14.178 vetture, in salita su ottobre del 41%. Mentre, l'altra compagnia cinese di auto elettriche Xpeng si è fermata a 5.811 consegne lo scorso mese, poco sopra le 5.101 di ottobre.
"Con un rapido aumento della produzione, un'esecuzione rigorosa e una gestione responsabile dei costi, realizzeremo maggiori economie di scala e ridurremo ulteriormente i costi, rimettendoci in carreggiata", ha dichiarato Li Tie, Chief Financial Officer dell'azienda.