E se Huawei si quotasse in Borsa nel 2024? Potrebbe essere la grande sorpresa che gli investitori attendono, anche e soprattutto per rilanciare veramente il mercato delle IPO dopo due anni molti negativi. Il produttore di smartphone cinese, per bocca del suo amministratore delegato e fondatore Ren Zhengfei, ha sempre affermato che non diventerà mai una società pubblica. Tuttavia, le cose potrebbero cambiare presto, in un contesto in cui l'azienda cinese svolge un ruolo chiave nella lotta per la supremazia tecnologia tra Stati Uniti e Cina.
Huawei ha ricevuto un duro colpo quando il Dipartimento del Commercio americano ha impedito alle aziende USA di esportare chip di prima fascia alle società cinesi. Il gruppo però ha dato una straordinaria dimostrazione di forza lanciando il Mate 60 Pro, lo smartphone in grado di competere con il più sofisticato iPhone di Apple contando sull'alimentazione di un semiconduttore avanzato fabbricato probabilmente da Semiconductor Manufacturing International Corp., con sede a Shanghai. La società tuttavia si è trovata costretta a investire molto in ricerca e sviluppo per sopperire ai limiti imposti da Washington, il che ha ridotto i margini di profitto da oltre il 10% del 2018 a meno del 7% del 2022.
Huawei: quanto varrebbe se si quotasse in Borsa
Ma quale sarebbe la valutazione di Huawei in un'ipotetica quotazione in Borsa? Prendendo a paragone Apple e supponendo, con le dovute proporzioni, che la caratura nel mercato cinese di Huawei sia la stessa di quella di Cupertino a Wall Street, secondo le stime il colosso cinese potrebbe valere 128 miliardi di dollari se si considera lo stesso price/earnings di 25 volte di Apple. Alcuni che in passato avevano abbozzato una valutazione però attribuiscono un valore molto più alto. Ad esempio, nel 2019 Ni Guangnan, ex chief technology officer di Lenovo, riteneva che Huawei avrebbe potuto valere circa 1.300 miliardi di dollari. La cifra è enorme, considerando che all'epoca Apple aveva da poco superato una capitalizzazione di 1.000 miliardi di dollari.
Una spinta potrebbe sicuramente arrivare dall'entusiasmo degli investitori cinesi, soprattutto se l'azienda riceverà il sostegno statale e conquisterà, come sta facendo, quote di mercato. Tuttavia, non bisogna trascurare il fatto che il rallentamento dell'economia cinese ha inciso molto sulle quotazioni in Borsa quest'anno e, se prima non ci sarà il riscatto auspicato dopo le chiusure del 2022 a causa del Covid-19, difficilmente si leggeranno grandi numeri dallo sbarco di Huawei.
Mantenendosi su un valore di 128 miliardi di dollari come sopra indicato, l'azienda con sede a Shenzhen entrerebbe comunque di diritto tra le 10 aziende cinesi più capitalizzate. Di seguito, diamo un'occhiata alla classifica attuale con a fianco la capitalizzazione (aggiornamento al 21 dicembre 2023):
- Tencent - 389,63 miliardi di dollari;
- Kweichow Moutai - 293,91 miliardi di dollari;
- Industrial and Commercial Bank of China - 224,34 miliardi di dollari;
- Alibaba - 195,62 miliardi di dollari;
- Pinduoduo - 194,58 miliardi di dollari;
- China Mobile - 173,54 miliardi di dollari;
- Agricultural Bank of China - 172,63 miliardi di dollari;
- PetroChina - 166,71 miliardi di dollari;
- Bank of China - 148 miliardi di dollari;
- China Construction Bank - 145,51 miliardi di dollari.