Questa mattina Juventus Football Club ha ufficializzato l’accordo con il Manchester United per la cessione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive di Cristiano Ronaldo, a fronte di un corrispettivo di 15 milioni di euro.
Tale operazione, si legge in una nota rilasciata dal club torinese, genera un impatto economico negativo sull’esercizio 2020-2021 pari a 14 milioni di euro, per effetto dell’adeguamento del valore netto contabile del diritto alle prestazioni sportive del calciatore.
Juventus Football Club ha inoltre comunicato di aver raggiunto un accordo con la società Everton Football Club per l’acquisizione, a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2023, del diritto alle prestazioni sportive di Moise Bioty Kean a fronte di un corrispettivo di 7 milioni di euro, di cui tre milioni per la stagione sportiva 2021/2022 e quattro per la stagione sportiva 2022/2023.
L’accordo prevede l’obbligo da parte di Juventus di acquisire a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive del giocatore al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi nel corso della stagione 2022/2023.
Il corrispettivo pattuito per l’acquisizione definitiva è pari a 28 milioni di euro, pagabili in tre esercizi. Inoltre, sono previsti premi cumulabili fino a 3 milioni di euro al raggiungimento di ulteriori obiettivi sportivi. Vediamo ora quale è stato l’impatto sulle azioni Juventus a Piazza Affari e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Juventus: comprare o vendere in Borsa?
Il quadro tecnico delle azioni Juventus appare costruttivo nel breve periodo. I corsi hanno ripreso la via del rialzo dopo aver registrato una figura di inversione (doppio minimo) in area 0,70 euro per azione. Al momento il prossimo ostacolo dei compratori e rappresentato dalla barriera psicologica a 8 euro, lasciata in eredità dai massimi segnati il 10 giugno e il 27 agosto scorsi.
Un’eventuale rottura di questo livello resistenziale darebbe modo ai corsi di raggiungere la prossima area di concentrazione di offerta a 0,8530 euro che conta la serie di massimi toccati tra novembre e dicembre 2020 e febbraio 2021. La positività verrebbe meno con un ritorno delle quotazioni al di sotto di 0,6840 euro, movimento che potrebbe trasportare i corsi verso l’area di minimo a 0,5470 euro.