Dopo aver chiuso l'ultima ottava del mese di giugno all'insegna degli acquisti, i futures del Vecchio Continente anticipano un inizio di giornata contrassegnato da positività. Con il focus che rimane sempre rivolto alle prossime mosse delle Banche centrali in tema di tassi di interesse, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni sui massimi degli ultimi 15 anni in area 28.300 punti, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi prima verso i 28.500 punti e a seguire in direzione della soglia dei 29.000 punti.
Al contrario primi segnali di debolezza si avrebbero con una discese dei prezzi sotto i minimi della scorsa settimana posti nei pressi dei 27.000 punti, con primi obiettivi l'area dei 26.750-26.700 punti. Tra le storie da seguire a Piazza Affari troviamo il titolo Iveco, che ha comunicato delle novità per quanto riguarda l'ex joint venture con Nikola. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Iveco: acquisisce pieno controllo di Nikola Iveco Group
Nella serata di venerdì scorso Iveco Group ha comunicato, in scia agli accordi definitiviti con Nikola Corporation, che la sua controllata Iveco SpA ha acquisito il pieno ed esclusivo controllo dell'azienda tedesca proveniente dall'ex joint venture Nikola Iveco Group. Dopo 4 anni di unione le due aziende decidono quindi di separarsi, con Iveco Group che concentrerà la sue attività in Europa con l'obiettivo di sviluppare e commercializzare veicoli elettrici a batterie e a celle combustibile, mentre il brand americano rimarrà presente sul mercato locale. Ricordiamo che la partnership tra i due gruppi ha raggiunto tutti i target che erano stati prefissati nel periodo in corso, offrendo veicoli commerciali pesanti a zero emissione sia in Nord America che nel Vecchio Continente.
La nuova società che prendere il nome di Evco, Electric Vehicles Company, va a confermare ancora una volta la voglia dell'azienda guidata da Gerrit Marx, di svolgere un ruolo fondamentale nel segmento del trasporto pesante ad emissioni zero. Da sottolineare che in base agli accordi Iveco otterrà una licenza illimitata per l'utilizzo e lo sviluppo del software di controllo dei veicoli Bev e Fcev (ovvero quelli ad idrogeno) che erano stati sviluppati insieme. L'operazione di queste ultime ore vedrà la società italiana pagare 35 milioni di dollari cash e 20 milioni in azioni Nikola Iveco Group. Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce lo studio del grafico nel breve e medio periodo.
Azioni Iveco: analisi tecnica e strategie operative
Settimana all'insegna degli acquisti per il titolo Iveco, con i prezzi che nella seduta di venerdì si sono portati oltre le resistenze situate in area 8,15 euro. Il movimento va a rafforzare quel trend ascendente partito dai minimi di maggio situati sulla soglia degli 8 euro. Nel breve le attese sono ora per una prosecuzione degli acquisti, che dovrebbero prima spingere i corsi al test degli 8,50 euro, massimi dello scorso aprile, e successivamente in direzione della soglia dei 9 euro.
Nel caso in cui anche queste aree resistenziali dovessero essere messi alle spalle, aumenterebbero le chance di vedere il titolo andare a mettere sotto pressione i top del 2023 situati in area 9,60 euro. In questo contesto eventuali prese di beneficio che riportassero le quotazioni verso i minimi della scorsa ottava, a 7,85 euro, verrebbero lette come eventuali occasioni di acquisto.
Al contrario una discesa sotto tali livelli, dove transita la trendline ascendente che parte dai minimi dello scorso maggio, aprirebbe la strada ad una fase correttiva pià profonda che avrebbe come primo obiettivo ribassista i 7,50 euro e successivamente la soglia dei 7 euro. Dal punto di vista operativo fondamentale diventerebbe la tenuta di questi sostegni, dove troviamo la trendline rialzista che parte dai minimi del settembre 2022, per evitare un pericoloso indebolimento del quadro grafico, con possibili estensione dei ribassi fin verso i 6,5 euro.
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