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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge Semplificazioni che ha l’obiettivo di far partire in tempi rapidi 130 opere pubbliche;
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per le opere più complesse è prevista la gestione da parte di commissari con autonomia in stile Expo 2015;
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le società che avranno ottenuto l’appalto dovranno sottostare a molti meno vincoli legislativi.
Nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge Semplificazioni che si propone di rilanciare il Paese attraverso l’attivazione di una lunga serie di opere pubbliche. I provvedimenti sono stati presi con lo scopo di semplificare e rendere più veloci gli iter burocratici necessari a sbloccare le opere, anche tramite un efficace processo di digitalizzazione delle procedure.
La parte preponderante del programma è di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e prevede lo sblocco di cantieri portuali, autostradali, stradali, ferroviari, costruzioni idriche e altre opere nelle città. Tra le opere pubbliche ce ne sono 36 che prevedono la gestione da parte di commissari straordinari, che avranno ampie facoltà decisionali come per Expo 2015. Nelle altre costruzioni, le società che avranno ottenuto l’appalto avranno molti poteri, al fine di snellire il più possibile le procedure e velocizzare la realizzazione dei progetti.
L'approvazione del Decreto Legge Semplificazioni darà il via a una serie di investimenti che interesseranno diverse società quotate alla Borsa di Milano. In questa analisi andiamo a vedere il quadro tecnico e i livelli di trading che interessano due società italiane operanti nel settore delle costruzioni e che potrebbero avvantaggiarsi a Piazza Affari. Eccole:
Buzzi Unicem: il quadro tecnico delle azioni
Fondata a Casale Monferrato nel 1999, Buzzi Unicem è la seconda azienda italiana nella produzione di cemento, con una quota di mercato del 16%. Prima del violento sell off che si è abbattuto su tutte le piazze finanziarie del mondo con lo scoppio della pandemia da Coronavirus, in Borsa dalla fine del 2018 le azioni Buzzi Unicem avevano sviluppato un ottimo trend al rialzo. La profonda discesa delle quotazioni che ha caratterizzato i mesi di febbraio e marzo 2020 si è fermata in area 13,38 EUR, livello da cui i prezzi hanno rimbalzato riportandosi in prossimità della media mobile a 200 giorni.
Su questo importante livello dinamico il titolo sta formando un canale laterale, la cui uscita verso l’alto determinerebbe un ottimo segnale di continuazione del trend. L'analisi del grafico con time frame giornaliero consente di individuare i seguenti livelli chiave per l’implementazione di strategie di trading long e short:
Long
Ingresso: breakout area 20,750 EUR
Stop: appena al di sotto di 18,830 EUR
1° target: area 21,760 EUR 2° target: area 23,404 EUR.
Short
Ingresso: breakout area 18,830 EUR
Stop: appena al di sopra di area 20,750 EUR
1° target: area 17,420 EUR 2° target: 15,332 EUR.
Webuild: il quadro tecnico delle azioni
Fresca di rebranding, fino allo scorso 4 maggio si chiamava Impregilo, Webuild è una società italiana specializzata nella costruzione di grandi opere e infrastrutture complesse. In Borsa le azioni di Webuild stanno cercando di invertire la tendenza ribassista in Borsa in atto ormai dalla fine del 2017. Con il crollo iniziato di febbraio il titolo ha raggiunto il minimo degli ultimi 17 anni. L’area di 0,635 EUR ha rappresentato un ottimo supporto per la ripartenza, avvenuta già con il mese di marzo. Nelle ultime sedute i corsi azionari di Webuild stanno cercando di riportarsi al di sopra della media mobile a 200 giorni, se ciò avverrà in modo stabile ci saranno sicuramente I presupposti per un tentativo di inversione rialzista. Vediamo ora I livelli da tenere sotto osservazione dal punto di vista del trading.
Long
Ingresso: breakout area 1,510 EUR
Stop: appena al di sotto di 1,271 EUR
1° target: area 1,776 EUR 2° target: area 1,848 EUR.
Short
Ingresso: breakout area 1,271 EUR
Stop: appena al di sopra di area 1,510 EUR
1° target: area 1,095 EUR 2° target: 0.970 EUR.