Londra attrae ancora le aziende che intendono quotarsi nella City, nonostante Brexit. Un esempio è un'imminente quotazione che potrebbe avvenire alla Borsa di Londra (qui il calendario 2021 di apertura e chiusura) da parte di Trustpilot. L'azienda danese che gestisce una piattaforma online di recensioni dei consumatori starebbe infatti vagliando tra Amsterdam, New York e Londra, con quest'ultima favorita da fattori di visibilità e accesso ai capitali.
Stando proprio alle parole dell'Amministratore Delegato Peter Holten Muhlman, Londra rappresenta un luogo dove vi è ancora una grande concentrazione di tecnologia emergente, oltre ad essere un mercato dove circola una quantità imponente di denaro liquido. E poi Trustpilot è un'azienda molto conosciuta in Inghilterra e il debutto in Borsa servirà a dare ancora maggiore visibilità e crescita.
Trustpilot: chi è, cosa fa e i numeri dell'IPO
Trustpilot è stata fondata in Danimarca nel 2007 dall'attuale CEO Peter Holten Muhlmann mentre era studente all'Aarhus University, School of Business and Social Sciences. L'idea di mettere in piedi un sito Web che ospita recensioni di aziende in tutto il Mondo ha comportato per Muhlmann l'abbandono degli studi e la dedica completa al progetto.
Inizialmente l'azienda è partita con un prestito di 3 milioni di dollari, ma poi negli anni sono arrivati importanti capitali da investitori istituzionali come Index Ventures, SEED Capital Denmark e Northzone che hanno investito nel 2013 13 milioni di dollari. Nel 2015 un altro round di finanziamenti guidato dalla società di private equity Vitruvian Partners ha portato nelle casse societarie 73 milioni di dollari.
Con l'Offerta Pubblica Iniziale, Trustpilot punta a raccogliere 50 milioni di dollari collocando il 25% delle azioni. Il flottante potrebbe salire di un altro 15% del capitale in caso di accoglienza particolarmente favorevole da parte degli investitori. Con questi capitali il management prevede di ripagare i debiti e di proseguire gli investimenti destinati alla crescita.
Se ai valori indicati la capitalizzazione di Trustpilot dovrebbe aggirarsi sui 200 milioni di dollari, secondo alcune stime dopo la quotazione l'azienda potrebbe arrivare a una valutazione di 1,4 miliardi di dollari. A coordinare le operazioni saranno Morgan Stanley e JP Morgan, mentre Berenberg, Gossler & Co., KG e Danske Bank saranno bookrunner congiunti.
Trustpilot: vanno comprate le azioni?
Ma conviene investire su Trustpilot? La società opera in un settore che sicuramente trarrà vantaggio dal cambiamento delle abitudini dei consumatori come conseguenza della pandemia. Lo shopping online infatti è esploso nel 2020 e sarà destinato a crescere ancora negli anni a venire. Nel contempo aumenteranno presumibilmente le recensioni online delle aziende che operano sul mercato.
Trustpilot ha registrato nella sua piattaforma circa 121 milioni di recensioni a fine 2020. Il business della società è incentrato essenzialmente sulla vendita degli abbonamenti alle aziende che a loro volta investono nel marketing interagendo con i loro clienti attraverso la piattaforma. A fine dicembre 2020 il sito contava oltre 529.000 siti abbonati, lo scorso anno cresciuti in media di 12.500 unità ogni mese.
Dal 2018 ad oggi le entrate sono aumentate del 59%, con ricavi pari a 102 milioni di dollari nell'ultimo esercizio. Grazie alle risorse raccolte da questa IPO, la società investirà nel suo software capace di captare le recensioni false e di rimuoverle. Nel 2020 ne sono state eliminate 2,2 milioni e si conta di fare meglio nel 2021. Lo scopo è quello di rafforzare la fiducia delle aziende che pagano l'abbonamento. Muhlmann è convinto che sempre più persone utilizzeranno il servizio di Trustpilot, con un target di mercato particolarmente ambizioso: arrivare a miliardi di utenti grazie a milioni di aziende abbonate al servizio.