CVC Capital Partners sta tenendo colloqui con il consulente indipendente Rothschild & Co. per esplorare una possibile
quotazione in Borsa del rivenditore di profumi tedesco Douglas. La società di private equity lo aveva acquisito nel 2015 dalla famiglia fondatrice Kreke e da Advent International per circa 2,8 miliardi di euro, evitando l'
IPO che era stata annunciata solo pochi giorni prima.
Ora CVC valuta se ci sono le condizioni per fare il grande passo, con un valore ricercato per l'azienda tedesca di oltre 7 miliardi di euro. Idealmente la quotazione dovrebbe avvenire alla Borsa di Francoforte e nel 2024, ma molto dipenderà dalle condizioni di mercato, dalla domanda da parte degli investitori e da come si sarà sviluppato il business, hanno riferito persone vicine al gruppo di private equity.
Douglas: chi è e cosa fa
Douglas è stata fondata nel 1821 ad Amburgo, quando fu creata la fabbrica di profumi e saponi J.S. Douglas Söhne. L'attuale nome della società, Douglas Holding AG, è stato acquisito solo nel 1989. A dicembre del 2012, Advent International ha guidato un buyout pubblico-privato di Douglas in un accordo del valore di 1,5 miliardi di euro, mentre la famiglia fondatrice Kreke mantenne una quota del 20% nella società.
Tre anni più tardi irruppe CVC acquisendo il controllo di Douglas con un'operazione da quasi 3 miliardi di euro. Oggi l'azienda che rivende profumi ha in gestione oltre 1.800 negozi in tutta Europa e circa 35.000 prodotti, con un fatturato nell'ultimo anno fiscale di circa 3,7 miliardi di euro.
La situazione IPO in Europa
L'IPO di Douglas potrebbe non essere l'unica messa in campo da CVC, che ha riavviato i lavori anche sulla quotazione di un'altra società tedesca: il fornitore di servizi per le flotte DKV Mobiliy, per cui cerca una valutazione di 4 miliardi di euro. Questo rientra in un contesto in cui le IPO in Europa quest'anno mostrano volumi scarsi a causa delle tensioni a livello macroeconomico e geopolitico che frenano gli investitori.
Secondo i dati forniti da Bloomberg, da inizio 2023 le IPO sulle Borse europee hanno raccolto appena 10 miliardi di dollari. A luglio è diventata pubblica l'utility rumena Hidroelectrica SA che ha incassato 1,8 miliardi di dollari nella più grande IPO europea del 2023, seguendo le orme dell'unità di idrogeno Nucera di Thyssenkrupp AG.
Le banche prevedono che nei prossimi mesi ci sarà solo una graduale riapertura dei mercati ai capitali azionari, il che induce a non avere grosse aspettative di grandi debutti e ad aspettare tempi migliori. "È una riapertura graduale piuttosto che un'ondata di operazioni", ha dichiarato il mese scorso James Palmer, responsabile dei mercati dei capitali azionari di Bank of America Corp. in Europa, Medio Oriente e Africa.