Il settore bancario è stato attentamente monitorato dagli investitori negli ultimi mesi, mentre le Banche centrali stanno aumentando i tassi di interesse per combattere il balzo dell’inflazione giunta a livelli record.
Nell’ultima riunione della BCE del 2022, tenutasi lo scorso 15 dicembre, l’Eurotower ha deciso di alzare i tassi di interesse di mezzo punto percentuale, portando il tasso sui depositi al 2%, quello sui rifinanziamenti principali al 2,5% e quello sui prestiti marginali al 2,75%.
Gli analisti di DBRS Morningstar vedono il trend al rialzo del margine di interesse come una leva per le banche italiane per assorbire i maggiori rischi a causa del previsto deterioramento delle prospettive economiche nel prossimo anno.
Tuttavia, il beneficio di ulteriori rialzi dei tassi di interesse si ridurrà progressivamente poiché parte del rialzo sarà assorbito dall'aumento dei costi di finanziamento, evidenziano gli esperti. Inoltre, DBRS Morningstar si aspetta che la spinta dei margini di interesse derivante dalle TLTRO scompaia dopo la recente ricalibrazione delle sue condizioni e che gli istituti inizino a riscattare questi fondi.
Secondo gli analisti dell’agenzia di rating, le banche del Belpaese stanno entrando in questa fase di forte incertezza economica con profili di rischio e di capitalizzazione più solidi rispetto al passato, grazie ai progressi compiuti nel de-risking. Questo ha portato a sua volta a un miglioramento della generazione e delle riserve di capitale.
In questo contesto ci focalizziamo su Intesa Sanpaolo. La banca stima utile netto di oltre 4 miliardi di euro a seguito della riduzione dell’esposizione verso la Russia e della forte performance operativa del terzo trimestre, nonostante il peggioramento nell’offerta di materie prime/energia.
Inoltre, la banca prevede una solida posizione patrimoniale, con un obiettivo di Common Equity Tier 1 ratio fully phased-in superiore al 12% nell’orizzonte del piano strategico 2022-2025 secondo le regole di Basilea 3/Basilea 4. Intesa Sanpaolo ha confermato l’obiettivo di 6,5 miliardi di euro di utile netto nel 2025.
Dei 28 analisti censiti da Bloomberg che coprono il titolo, il 71,4% (20 analisti) hanno una raccomandazione “Buy” mentre il restante 28,6% (8 esperti) “Hold”. L’obiettivo di prezzo a 12 mesi è fissato a 2,64 euro, valore che in base al prezzo di Borsa di Intesa Sanpaolo implicherebbe un rialzo del 25,7%.
Analisi tecnica e strategie operative su Intesa Sanpaolo
Il quadro tecnico di Intesa Sanpaolo rimane impostato al rialzo nel breve periodo, nonostante la flessione vista da metà novembre da area 2,20 euro. Nelle scorse sedute di contrattazioni a Piazza Affari i corsi hanno rimbalzato dal livello tondo e psicologico dei 2 euro, evidenziando un ritorno di forza dei compratori.
La struttura grafica di brevissimo respiro farebbe privilegiare l’implementazione di strategie di matrice long in linea con il trend sottostante. A tal proposito segnali di forza in area 2,03 euro potrebbero essere sfruttati per l’apertura di posizioni in acquisto con primo obiettivo di profitto identificabile a 2,20 euro e target più ambizioso localizzabile in area 2,45 euro.
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