Il momento per il titolo Tesla in Borsa è sicuramente impegnativo. A novembre 2022 il titolo aveva toccato i massimi storici a quota 420$ (che all’epoca erano 1260$ prima dello split 3 a 1 avvenuto quest’estate), ma nelle ultime sedute il prezzo è tornato intorno ai 150$ per azione.
Tesla non è nuova a drawdown importanti. Già nei primi 5 mesi del 2019 il titolo aveva perso la metà del suo valore. Anche durante la crisi del covid il titolo perse oltre il 50%, ma in molto meno tempo, nel giro di quattro settimane.
Grafico storico Tesla
Cosa hanno in comune questi due drawdown importanti? Il fatto che il titolo è sempre tornato a far segnare nuovi massimi storici.
Nel 2019, infatti, ci sono voluti 6 mesi affinché questo avvenisse. Nel 2020 ce ne sono voluti solo 3.
Dunque l’azienda non è nuova a periodi di crisi in Borsa, ma ha dimostrato già di poter tornare, anche in maniera veloce come abbiamo visto, a segnare nuovi massimi.
Come si comporta l’azienda fuori dalla Borsa?
Una delle problematiche di fondo che ha accompagnato l’azienda negli ultimi anni è stata quella di mantenere gli standard sui tempi di produzione, vista la domanda sempre in crescita dei suoi veicoli.
Inoltre, anche sul lato sicurezza, ciclicamente appaiono campagne mediatiche in cui si evidenzia un incidente di una vettura Tesla mettendone in dubbio la sicurezza della tecnologia di guida autonoma.
Un’altra polemica che si sente spesso, tornata sotto i riflettori dopo il recente acquisto di Twitter, è la dura politica di lavoro che Musk applica sui suoi dipendenti.
Come nel 2012 quando in vista dell’aumento di produzione della Tesla Model S Luxury mandò un’email simile a quella mandata recentemente ai dipendenti di Twitter in cui scriveva di prepararsi ad un livello di intensità sul lavoro senza precedenti.
Cosa ci dicono i numeri sulla situazione dell’azienda?
A livello di fatturati e utili, l’azienda cresce a ritmi impressionanti, e sembra riuscire ad assorbire abbondantemente i problemi produttivi che abbiamo menzionato.
Dal 2021 inoltre il trend dell’utile, che fino a quel momento viaggiava comunque sempre intorno alla parità, è iniziato a salire seguendo il trend in crescita del fatturato.
