Intel ha guadagnato il 7% a Wall Street dopo che Semafor ha riportato che il colosso dei semiconduttori sarebbe in trattative preliminari con Advanced Micro Devices (AMD) per produrre i suoi chip attraverso la divisione foundry.
Anche il titolo AMD ha beneficiato della notizia, chiudendo la giornata con un rialzo di oltre l’1%. Un portavoce di Intel ha rifiutato di commentare le indiscrezioni, mentre AMD ha dichiarato che l’azienda “non commenta voci o speculazioni”.
Se l’accordo dovesse concretizzarsi, rappresenterebbe un passo storico per Intel, che da tempo sta cercando di rilanciare la propria attività di produzione per conto terzi. Un cliente del calibro di AMD garantirebbe non solo un flusso di ricavi importante, ma soprattutto una forte legittimazione per Intel Foundry, spingendo altri produttori di chip a considerarla come alternativa a TSMC e Samsung.
Intel e AMD: da rivali ad alleati
La mossa avrebbe anche un valore simbolico: AMD e Intel sono da decenni rivali diretti nel mercato delle CPU x86 per PC e server. Una collaborazione produttiva, dunque, indicherebbe che AMD è disposta a fidarsi del suo più grande concorrente per la realizzazione dei suoi semiconduttori. Al momento, però, non è chiaro quanto della produzione AMD verrebbe effettivamente affidata ad Intel, dal momento che l’azienda guidata da Lisa Su continua a collaborare con TSMC per la maggior parte dei propri chip.
Nuova mossa del CEO Lip-Bu Tan per rilanciare l’azienda
La notizia arriva in una fase cruciale per Intel, che sotto la guida del nuovo CEO Lip-Bu Tan sta cercando di invertire la rotta dopo anni di difficoltà. Nelle ultime settimane l’azienda ha ottenuto il sostegno di investitori strategici di peso, tra cui il governo USA, Nvidia e SoftBank, segnali letti dal mercato come prove di fiducia nella nuova strategia. Va però sottolineato che Nvidia, pur avendo investito, non ha accettato di affidare la produzione dei propri chip a Intel. Vediamo ora il quadro grafico e la possibile strategia.
Azioni Intel: analisi tecnica e strategie operative

Le azioni Intel sono impostate al rialzo nel breve termine, in particolare dai minimi segnati a inizio agosto scorso in area 19 dollari. Con il balzo registrato nella seduta di contrattazioni di ieri, i prezzi si sono avvicinati alla resistenza orizzontale a 37,20 dollari, livelli che non si vedono da luglio 2024. L’attuale struttura grafica favorirebbe l’implementazione di strategie long in linea con il trend di fondo.
Tuttavia, per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano una possibile fase di debolezza fino intorno al 24 ottobre, seguita da una fase rialzista che potrebbe estendersi fino a metà gennaio.


Si potrebbero dunque valutare strategie long in caso di segnali di forza in area 32,40-32 dollari. In questo caso, posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo area 37-38 dollari e un target più ambizioso – nel breve termine - in zona 40 dollari. Ulteriori posizioni in acquisto potrebbero essere valutate da area 29 dollari.
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