Intel starebbe lavorando con consulenti, tra cui Morgan Stanley, per difendersi dagli investitori attivisti, mentre il CEO Pat Gelsinger cerca di risollevare le sorti del chipmaker. Sebbene l’azienda abbia affrontato pressioni attiviste in passato, non è stata lanciata formalmente alcuna nuova campagna e non è chiaro se un investitore attivista sia stato in contatto con il Cda dell'azienda, si legge su CNBC.
Morgan Stanley ha già collaborato con Intel, anche in occasione dello scorporo di Mobileye nel 2022. L'anno scorso Intel ha perso il titolo di maggior produttore di chip USA per fatturato, in quanto il boom dell'attività di intelligenza artificiale di Nvidia l'ha portata in vetta.
Nvidia aveva da tempo superato Intel in termini di market-cap ed è ora valutata più di 3.000 miliardi di dollari, il che la rende circa 35 volte più grande della sua rivale più piccola. Anche Intel è scesa dietro Advanced Micro Devices, Broadcom, Qualcomm e Texas Instruments in termini di market-cap.
A inizio mese, Intel ha annunciato che sta tagliando circa il 15% della sua forza lavoro, ovvero 15.000 posti di lavoro, nell'ambito di un piano di riduzione dei costi da 10 miliardi di dollari. Allo stesso tempo, l'azienda ha riportato risultati trimestrali inferiori alle stime e ha dichiarato che non pagherà dividendi nel 4° trimestre fiscale.
La sfida più grande per Intel negli ultimi tempi è che è stata ampiamente lasciata indietro nella battaglia dell'IA, dato che i grandi fornitori di cloud e gli sviluppatori di modelli linguistici di grandi dimensioni si rivolgono alle GPU di Nvidia per i carichi di lavoro più pesanti. Vediamo ora il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Intel: analisi tecnica e strategie operative
Le azioni Intel si mantengono impostate fortemente al ribasso. I prezzi questo mese hanno ceduto oltre il 30%, effettuando il test del supporto di lunghissimo periodo a 19,30 dollari, livello lasciato in eredità dai minimi segnati a novembre 2012. Segnali di forza in quest’area potrebbero consentire la valutazione di posizioni in acquisto con l’obiettivo di sfruttare un eventuale riassorbimento del crollo dei prezzi.
Per quanto riguarda la stagionalità, analizzata con la piattaforma Forecaster, gli archi temporali selezionati mostrano una fase negativa che potrebbe continuare indicativamente fino all’ultima decade di settembre, seguita da una fase positiva che potrebbe estendersi fino alla fine dell’anno.
A livello operativo, segnali di forza in zona 19,30-20 dollari potrebbero essere sfruttati per strategie rialziste, che avrebbero come primo target la successiva resistenza a 24,80 dollari. Il superamento di quest’ultimo livello darebbe ulteriore spazio per un allungo verso la resistenza a 29,80 dollari.
La difesa di area 19 dollari sarà di vitale importanza per i compratori, in quanto la sua violazione darebbe ampio spazio di manovra ai venditori, idealmente fino alla successiva area di concentrazione di domanda compresa tra 13 e 12 dollari per azione.
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