La crisi dei semiconduttori continua a pesare sulle case automobilistiche. Stavolta tocca a Honda Motor ridimensionare le prospettive per gli utili annuali del gruppo a causa della carenza di chip. La rivale di Toyota ha tagliato del 15% a 660 miliardi di dollari le stime prevedendo una diminuzione delle consegne di veicoli.
La previsione per il 2021 quindi ora è di 4,2 milioni di auto immesse nel mercato da 4,85 milioni di unità precedentemente ipotizzati e in ribasso rispetto ai 4,5 milioni del 2020. Dal mese di agosto l'outlook è stato rivisto per la terza volta, deludendo puntualmente le attese degli analisti.
Honda Motor: i numeri della trimestrale
Nel trimestre fiscale conclusosi il 30 settembre Honda Motor ha riportato utili consolidati di 198,9 miliardi di yen, in calo del 29,7% su base annua, anche se superiori alle stime del consensus di 183,5 miliardi di yen. Il fatturato è stato di 3.404,3 miliardi di yen, ridotto del 6,8% in confronto al 2020. In base alle comunicazioni rilasciate dall'azienda, la perdita di redditività è dettata dalla diminuzione del volume delle vendite, che a sua volta risente del drastico calo nel settore auto.
Quanto al semestre fiscale terminato sempre al 30 settembre, il fatturato risulta di 6.988,2 miliardi di yen, in aumento del 21% dall'anno scorso, grazie al contributo da parte di tutte le attività aziendali. L'utile operativo si è piazzato a 442,1 miliardi di yen, in crescita del 161,2% sul 2020 nonostante la crisi degli approvvigionamenti. Ciò è stato reso possibile da vari fattori come l'aumento delle vendite di unità, gli sforzi di riduzione dei costi ed effetti valutari favorevoli.
Honda Motor: outlook grigio
La società con sede a Tokyo si aspetta che il contesto esterno rimarrà difficile quest'anno essenzialmente per 3 ragioni: la radicalizzazione del Covid-19, la carenza di approvvigionamento soprattutto relativa ai semiconduttori e l'aumento del prezzo delle materie prime.
Per questo Honda nutre aspettative per un risultato operativo in linea con quello precedente, reso possibile da sforzi continui per controllare le spese di vendite, generali e amministrative al fine di migliorare la redditività aziendale. Per l'anno fiscale che termina il 31 marzo 2022 l'azienda conferma il dividendo di 110 yen per azione, con un rendimento ai prezzi attuali del 3,13%.
Honda Motor: la reazione in Borsa
Le azioni nella Borsa di Tokyo hanno reagito negativamente con perdite del 3,10% alla chiusura delle contrattazioni. Quest'anno il titolo comunque è in rialzo, nonostante le difficoltà che ha incontrato l'azienda soprattutto a partire dal mese di agosto sul fronte dei chip. Infatti dal 1° gennaio 2021 le quotazioni sono cresciute del 18%, per una capitalizzazione societaria di 53,14 miliardi di dollari.