Hera: cosa fare sul titolo in Borsa dopo il nuovo piano industriale? | Investire.biz

Hera: cosa fare sul titolo in Borsa dopo il nuovo piano industriale?

09 feb 2023 - 09:07

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La perdita di forza relativa ha arrestato il recupero sul titolo Hera, con i prezzi che si allontanano dalle resistenze. Quali le attese nel breve termine?

I buoni dati riguardanti il 2022 comunicati nella serata di ieri da Walt Disney impattano sui futures del Vecchio Continente che, impostati in terreno positivo, anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti sui listini azionari europei. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni oltre i 27.300 punti, sopra i quali sono possibili allunghi in direzione delle prossime resistenze situate in area 27.500-27.550 punti.

Eventuali correzioni verso i 26.000-26.300 punti verrebbero catalogate come prese di beneficio, utili per scaricare gli indicatori arrivati in aree di eccesso. Tra i temi da seguire a Piazza Affari troviamo Hera, che ieri ha presentato il nuovo Piano industriale.

 

Hera: i target del piano industriale al 2026

Il nuovo piano quinquennale presentato da Hera poggia le sua basi su quello precedente e si arricchisce di importanti progetti volti a promuovere l’economia circolare, la transizione energetica e la resilienza delle reti. All'interno sono previsti oltre 4,1 miliardi di investimenti, che dovrebbero creare le fondamenta per aumentare la creazione di valore a beneficio di tutti gli azionisti. Nello specifico sono previste iniziative che dovranno portare allo sviluppo di fonti rinnovabili elettriche e gassose.

Sono contemplati l’installazione di impianti fotovoltaici nei siti di proprietà della multiutility e per clienti domestici e industriali. Inoltre è prevista la produzione di biometano e idrogeno con tecnologie già collaudate come il biometano da matrice organica, o uniche nel nostro Paese, come l'impianto power to gas abbinato al ciclo idrico integrato. Gli investimenti saranno per il 60% a beneficio dei business regolati e per il restante 40% a favore dei business a libero mercato. Questi numeri comprendono iniziative concrete sui territori serviti che si sono già aggiudicate oltre 130 milioni di euro di finanziamenti dal PNRR. Alla fine del piano, il margine operativo lordo dovrebbe attestarsi a 1,6 miliardi di euro, in aumento del 246% se confrontato al 2021.

Con un utile netto per azione visto in crescita di oltre il 3% l'anno, è anche previsto un aumento progressivo del dividendo che dovrebbe raggiungere i 15 centesimi per azione nel 2026, il +25% rispetto al 2021. Per quanto riguarda i clienti, l'obiettivo di Hera è quello di arrivare nel 2026 ad avere 4 milioni di clienti, confermandosi in questo modo al terzo posto nel settore energy. Il raggiungimento degli obiettivi presenti all'interno del Piano, dovrebbe permettere di arrivare ad una diminuzione della CO2 del 37% nel 2030 e allo stesso tempo aumentare del 150% la plastica riciclata.

Nel corso della presentazione del nuovo Piano industriale, la società ha anche comunicato i dati preliminari del 2022. Il margine operativo lordo dovrebbe attestarsi a circa 1,285 miliardi di euro, in aumento di 60 milioni in più rispetto al dato del 2021, mentre il rapporto debito netto/MOL è previsto a circa 3,3x, in miglioramento rispetto ai trimestri precedenti. Andiamo ora a vedere l'impostazione grafica dell'azione.

 

Azioni Hera: analisi tecnica e strategie operative

Il recupero partito dai 2 euro e che ha spinto le quotazioni fin verso i top di agosto 2022 in area 2,85 euro, si è indebolito nelle ultime settimane con i prezzi che, con una forza relativa sui minimi di periodo, sono scesi nei pressi dei 2,70 euro. Nel breve sarà fondamentale la tenuta dei minimi di questa settimana situati sui 2,58-2,60 euro, per evitare una prosecuzione delle vendite con prossimi obiettivi i 2,50 euro. Nel caso in cui anche questi sostegni dovessero essere rotti, si avrebbe un ulteriore indebolimento del quadro grafico con possibili discese in direzione dei 2,33 euro e successivamente i 2,25 euro.

Al contrario sarà solo con conferme oltre i 2,85 euro che l'azione riprenderebbe il trend rialzista, con prossimi obiettivi situati sulla soglia dei 3 euro. Dal punto di vista operativo sarà lasciandosi alle spalle queste aree resistenziali che i corsi aprirebbero le porte per ulteriori allunghi, in direzione dei 3,25 euro e successivamente verso i 3,35 euro. 

 

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