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FCA spinge sul futuro del settore automobilistico grazie all'accordo con Waymo. Nel breve periodo però, l'analisi tecnica evidenzia ancora un quadro fragile
La prossima sfida del settore automotive è sicuramente la guida senza conducente. In un quadro particolarmente difficile per il comparto, FCA ha annunciato di aver rinnovato la partnership con Waymo (azienda del gruppo Alphabet-Google) relativa alla guida autonoma, aggiungendo anche un accordo esclusivo per i veicoli commerciali leggeri.
Waymo lavorerà in esclusiva con la società guidata da Mike Manley nella sperimentazione di veicoli commerciali leggeri di classe 1-3 per il trasporto di merci. L’obiettivo è quello di integrare la tecnologia Waymo Driver nella piattaforma configurabile Ram ProMaster.
La collaborazione tra le due aziende risale al 2016 e ha permesso di lanciare il primo servizio di taxi a guida autonoma e il minivan Chrysler Pacifica Hybrid, pronto per la guida autonoma di livello 4 (i livelli vanno da 1 a 5, con il quarto che prevede che il veicolo riesca ad affrontare situazioni di traffico complesse senza l’intervento del guidatore).
FCA-Waymo: reazione del mercato e analisi tecnica
Sebbene l’accordo migliori il futuro appeal dei veicoli prodotti da FCA, le azioni della società non stanno capitalizzando i benefici della partnership con Waymo. Al momento della scrittura, il titolo passa di mano a 9,16 euro, in calo dello 0,83% rispetto alla seduta di ieri.
I prezzi delle azioni FCA sono inserite in una tendenza ribassista, con le quotazioni penalizzate dalla crisi del settore automobilistico causata dal Coronavirus.
Graficamente si evidenzia come dopo il crollo di fine febbraio-inizio marzo 2020 i corsi del titolo siano inseriti all’interno di un canale ascendente, delimitato inferiormente dalla linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 19 marzo a quelli del 13 maggio 2020 e superiormente dalla trendline disegnata con i top del 24 marzo e 27 aprile 2020.
Dallo scorso giugno la forza dei compratori sembra essere diminuita in maniera importante, con le quotazioni in difficoltà a ridosso del livello orizzontale a 9,15 euro, espresso dai massimi del 23 giugno 2020.
Analisi tecnica FCA: le strategie operative
Nel breve-medio periodo una maggiore cautela è d’obbligo. FCA appartiene infatti al comparto automotive, che evidenzia una certa fragilità nella crisi causata dal Coronavirus. Stando ai dati rilasciati dal colosso dell’automotive, nel primo semestre del 2020 si è registrato un calo delle immatricolazioni del 6,7% rispetto al medesimo periodo del 2019.
Oltre a questo, non si conosce ancora con precisione il vero impatto della recessione in atto. In tal senso la debolezza in atto, esacerbata dal modello di Shooting star che si è delineato nella seduta di ieri, potrebbe dare luogo a nuove vendite. A livello operativo una discesa al di sotto di 9,05 euro potrebbe essere sfruttata per strategie di natura short con stop loss in zona 9,42 euro e obiettivo a 8,60 euro.