Secondo indiscrezioni di stampa, Google starebbe sviluppando una sua fabbrica di processori per i propri notebook e tablet. L’installazione delle nuove CPU, che al momento sono fornite da Intel e AMD. I nuovi semiconduttori saranno fabbricati sulla base di quelli di Arm, azienda che detiene la proprietà intellettuale di oltre il 90% dei chip utilizzati sui dispositivi mobili del mondo.
Oltre a questo, la società sta incrementando i suoi sforzi per costruire i processori per i suoi smartphone. Le fonti sentite da Nikkei Asia hanno affermato che la decisione è stata ispirata dal successo di Apple nella produzione dei propri microchip e dalla seguente decisione del gruppo guidato da Tim Cook di sostituire le CPU Intel all’interno dei Mac con la propria offerta.
Semiconduttori: le big tech investono sulla propria produzione di microchip
Da diversi anni alcune delle società tecnologiche più importanti del mondo stanno investendo nello sviluppo dei propri microchip per i loro servizi cloud e prodotti elettronici. Come mostra Nikkei Asia Research, Apple ha iniziato nel 2010 costruendo i processori per iPad e iPhone, mentre l’anno scorso ha annunciato che sostituirà le CPU di Intel per i Mac con quelle di sua produzione.
Nel 2016 Google aveva già svelato i suoi acceleratori di AI di quarta generazione per i data center. Amazon nel 2018 ha sviluppato dei semiconduttori per i server dei data center e diversi chip per l’intelligenza artificiale dei servizi cloud e degli speaker Echo. Alibaba ha fondato T-Head Semiconductor nel 2018 e ha svelato i suoi acceleratori di AI e la sua infrastruttura CPU nel 2019.
Sempre nel 2019 Tesla ha iniziato ad utilizzare i propri chip per l’autopilota e ora sta sviluppando un microchip personalizzato per allenare i suoi modelli di AI usando propri supercomputer. Facebook ha iniziato nel 2019 a sviluppare i propri chip di AI per i data center, mentre Baidu dal 2020 ha iniziato ad utilizzare propri chip per l’intelligenza artificiale. Di recente il gruppo ha svelato la seconda generazione di questi semiconduttori per i trasporti intelligenti e la guida autonoma. Quest’anno inoltre è stato effettuato lo spin-off della sua unità di design dei microchip Kunlun.
Google: analisi tecnica e strategie operative
Vediamo ora la struttura grafica delle azioni Alphabet, casa madre di Google. Da un punto di vista tecnico, il titolo quotato a Wall Street è inserito in una decisa tendenza rialzista compresa tra la linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 28 marzo e dell’11 maggio 2021 e quella disegnata con i massimi del 3 febbraio e 27 aprile 2021.
Di recente, i corsi hanno effettuato il test della trendline resistenziale e sembrano diretti verso il test dei supporti transitanti in zona 2.800 dollari. Se nel brevissimo periodo si potrebbe quindi assistere a correzioni verso tale area, nel medio/lungo periodo la situazione appare decisamente improntata al rialzo.
L’intorno supportivo menzionato potrebbe quindi essere sfruttato per valutare strategie di matrice long con stop loss identificabile a 2.690 dollari e obiettivo sulla soglia psicologica dei 3.000 dollari. Una discesa al di sotto dei 2.800 dollari potrebbe invece provocare una correzione più estesa nel tempo.