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Il dollaro USA si indebolisce nei confronti delle principali valute causa pandemia e tensioni USA-Cina;
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Goldman Sachs vede il biglietto verde perdere il 5% del valore entro 12 mesi;
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Gli esperti della banca d'affari prevedono 300 miliardi di dollari in arrivo dall'estero sulle azioni USA
Il dollaro viene abbandonato dagli investitori. E' questo il responso che emerge in questi ultimi tempi sui mercati valutari. L'escalation delle tensioni tra USA e Cina e l'avanzare inarrestabile della pandemia negli Stati Uniti hanno portato gli operatori a scaricare il biglietto verde come bene rifugio e ad accumulare oro.
La valuta americana ha perso posizione nei confronti di tutte le principali valute. L'indice del dollaro è passato dai massimi di marzo di 103,96 alle quotazioni odierne di 93,88; quindi lasciando per strada il 10% del suo valore.
Il cambio Eur.Usd ha varcato la soglia psicologica di 1,17, dalla cui rottura iniziò due anni fa una violenta discesa che portò il Fiber a scivolare fino a 106,35. Nonostante le problematiche legate a Brexit, anche la Sterlina ha guadagnato parecchi punti sul Dollaro USA in questi mesi, superando di slancio 1,28.
Goldman Sachs: il dollaro si deprezzerà ancora
La banca d'affari americana ritiene che le vendite di questi mesi che hanno colpito il biglietto verde sono legate a due motivi che si intrecciano tra di loro: la pandemia e la politica monetaria della FED. Il numero di contagi fuori controllo negli Stati Uniti avrebbe trasmesso agli investitori la sensazione che l'economia a stelle strisce vivesse uno stato di salute peggiore rispetto a quella del resto del mondo. A causa di questo la Banca Centrale americana avrebbe espanso la sua politica monetaria in un'ottica di lunghissimo periodo.
Questa settimana si riunisce il FOMC e dalla conferenza stampa di Jeromy Powell si capirà qualcosa in più sulle intenzioni della FED, sia in merito ai tassi di interesse che riguardo l'accomodamento monetario. Proprio in riferimento all'aspetto legato al costo del denaro, Goldman Sachs sottolinea come il Dollaro USA sia stato finora molto avvantaggiato dal differenziale dei tassi tra gli USA e gli altri Paesi. Oggi questo gap non esiste più e i fondamentali dell'economia riemergono in tutta la loro chiarezza.
Per queste ragioni gli esperti stimano che il Dollaro americano abbia iniziato un percorso ribassista duraturo che lo porterà a deprezzersi di oltre il 5% da qui a un anno. Ricordiamo che proprio Goldman Sachs aveva previsto poco più di un mese fa un potenziale calo del 20% nel lungo termine, dovuto proprio a una sopravvalutazione del biglietto verde.
Goldman Sachs: acquistare azioni USA
In questo quadro non troppo promettente si inserirebbero gli investitori stranieri che fanno da catalizzatore alla domanda di azioni USA.
Infatti gli analisti di Goldman Sachs hanno effettuato uno studio che dimostra che ogni qualvolta il dollaro USA si indebolisce, gli acquisti di titoli delle aziende americane di matrice straniera crescono. Gli strategist della banca d'affari prevedono quest'anno un arrivo di ben 300 miliardi di dollari dall'estero in tal senso.
A questo punto le imprese che verrebbero favorite sono proprio quelle che hanno una quota maggiore di ricavi all'estero, in particolar modo verso l'Europa Occidentale e i Paesi BRIC (Brasilie, Russia, India e Cina). Riguardo i settori che se ne avvantaggerebbero maggioramente, per gli analisti ci sarebbero quelli della tecnologia, dell'energia e dei beni di consumo.