Nel giorno in cui la BCE alza i tassi di interesse nell'eurozona dello 0,25% e apre le porte ad ulteriori rialzi in scia ad un'inflazione ancora alta, i listini azionari del Vecchio Continente chiudono la seduta in generale territorio negativo. In questo contesto il Ftse Mib si conferma sotto i 26.650 punti e apre la strada ad una continuazione delle vendite con prossimi target sui 26.500 punti e successivamente i 26.250-26.300 punti.
Al contrario per avere un segnale di ritrovata forza i prezzi dovrebbero spingersi oltre i massimi settimanali situati sui 27.250-27.300 punti con primi obiettivi i 27.500 punti e a seguire i 27.750-27.800 punti. Tra i titoli che a Piazza Affati hanno registrato una performance positiva troviamo Ferrari, che in tarda mattinata ha presentato i risultati del primo trimestre dell'anno in corso. Andiamo a leggerli nello specifico.
Ferrari: i dati finanziari del primo trimestre
Grazie all'aumento delle consegne nell'ordine del 9,7%, il costruttore di auto sportive di lusso ha chiuso il primo trimestre dell'anno in corso con un utile in miglioramento del 27% a 297 milioni di euro, che equivale ad un utile per azione a 1,62 euro rispetto agli 1,29 euro registrato nel 2022. Nel dettaglio, a trainare le vendite sono stati in particolar modo i modelli Portofino M, la 296 G TB e la 812 Competizione.
Per quanto riguarda i ricavi, questi mostrano un aumento del 20,5% attestandosi a 1,43 miliardi, mentre l'Ebit si porta dai 307 milioni registrati nello stesso periodo di 12 mesi fa agli attuali 385 milioni. In questo contesto non delude l'Ebitda che mostra un incremento del 27% a 537 milioni, rispetto ad un consenso posto a 508 milioni, con un margine in rialzo di 200 pbs al 37,6%. Dal fronte debito, si segnato un calo dai 207 milioni di euro di fine 2022 agli attuali 53 milioni, mentre il Free cash flow è positivo per 269 milioni.
Grazie ad un'ampia gamma di prodotti, il portafoglio ordini si estende fino al 2025. Inoltre una domanda senza precedenti da parte delle clientela hanno spinto l'azienda a riaprire gli ordini sulla Purosangue, mentre per arrichire ulteriormente la scelta è stata lanciata la Roma Spider. Nel corso dei primi tre mesi sono iniziate le consegne della 296 GTS, della 812 Competizione A ma soprattutto della Daytona SP3. Grazie a questi numeri l'azienda di Maranello ha confermato la guidance sull'intero 2023 che dovrebbe vedere i ricavi in area 5,7 miliardi, un Ebtida adjusted nel range 2,13-2,18 miliardi con un margine al 38%, un Ebit tra gli 1,45-1,50 miliardi ed un utile per azione nel range 6-6,2 euro per azione. Andiamo ora a vedere come sta reagendo l'azione dopo questi numeri.
Azioni Ferrari: analisi tecnica e strategie operative
Con volumi doppi rispetto alla media giornaliera mensile è stata una seduta in deciso rialzo questa odierna per il titolo Ferrari, con le quotazioni che si sono portate oltre i massimi di sempre in area 260 euro. Nel breve periodo una conferma sopra questi livelli, non solo andrà a rafforzare la struttura grafica dell'azione ma aprirà le porte per ulteriori apprezzamenti in direzione dei 270 euro e successivamente verso i 280 euro. Nel caso in cui anche questi livelli dovessero essere lasciati alle spalle, aumenterebbero le chance di un target ambizioso posto sulla soglia psicologica dei 300 euro. In questo contesto eventuali correzioni in direzione degli ex minimi di marzo posti in area 240 euro potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto per chi non ha il titolo in portafoglio.
Al contrario, una discesa sotto i 240 euro aprirebbe le porte ad una fase correttiva più decisa, che avrebbe un primo obiettivo sui 230 euro e a seguire i 220 euro, dove transista la trendline ascendente che è partita dai minimi dello scorso mese di giugno. Dal punto di vista operativo la violazione di questi sostegni andrebbe ad indebolire il quadro grafico, con possibili nuove discese verso gli ex massimi di luglio e dicembre 2022 posti in area 215 euro e successivamente i 209,2 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto il 9 gennaio scorso.
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