EssilorLuxottica: origine, storia e sviluppo del gruppo | Investire.biz

EssilorLuxottica: origine, storia e sviluppo del gruppo

10 ott 2020 - 09:00

20 ott 2022 - 09:02

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Nata dalla fusione tra l'italiana Luxottica e la francese Essilor, EssilorLuxottica è a pieno titolo leader mondiale del settore ottico. Ecco la sua storia dalle origini

EssilorLuxottica ha una storia recente, che mette insieme due realtà nel mondo oftalmico di indiscussa caratura a livello mondiale. Però le aziende che si sono messe insieme per dare vita alla corporazione hanno radici più antiche. Conosciamo da vicino le vicende più importanti che hanno contrassegnato la vita del gruppo italo-francese e delle compagnie che lo rappresentano, dall'espansione degli anni d'oro alle contese per la governance dei tempi attuali.

 

EssilorLuxottica: nascita del gruppo

EssilorLuxottica S.A. è nata il 1°ottobre del 2018 dalla fusione di due grandi eccellenze dell'industria del settore oftalmico: Luxottica, società italiana specializzata nella montatura di occhiali da vista e da sole; Essilor, multinazionale francese che produce e commercializza lenti e apparecchiature ottiche.

Il gruppo risultante dall'aggregazione ha sede a Parigi ed è quotato a Milano, Parigi, Londra e Francoforte. Oggi l'azionariato di Essilor Luxottica è così suddiviso: il 32,2% delle azioni è in mano a Delfin S.a.r.l, holding finanziaria lussemburghese di proprietà di Leonardo Del Vecchio, che è anche il Presidente esecutivo del gruppo; il 4,3% è detenuto dai Dipendenti di Essilor; lo 0,2% sono Azioni proprie; il resto, che corrisponde al 63,4%, è rappresentato dal flottante.

 

Luxottica: origine e sviluppo

Luxottica venne fondata nel 1961 da Leonardo Del Vecchio ad Agordo, nel bellunese. Inizialmente nacque come una piccola impresa che produceva occhiali e piccoli componenti per altre aziende come la Metalflex di Venas di Cadore. Negli anni però visse uno sviluppo importante che la portò a produrre per conto proprio, espandendosi sempre di più. 

Nel 1974, Luxottica acquistò Scarrone S.p.A, un importante distributore sul mercato italiano. Gli anni '80 segnarono la crescita inarrestabile a livello internazionale dell'azienda veneta, dapprima con l'apertura di una consociata in Germania e in seguito acquisendo negli Stati Uniti Avant-Garde Optics Inc., uno dei principali distributori dell’epoca. In quegli anni Luxottica investì molto nella ricerca e sviluppo, nel design e nelle nuove tecnologie. 

Nel 1988 vi fu una svolta importante. Del Vecchio capì la tendenza di associare l'esigenza delle persone di indossare gli occhiali da vista con quella di detenere un accessorio di moda. Quindi siglò un accordo di licenza con Giorgio Armani, avviando in questo modo lo sviluppo di una serie di licenze con le più prestigiose case di moda internazionali.

Gli anni '90 si aprirono con la quotazione nella Borsa di New York. La scelta di sbarcare a Wall Street fu dettata dalla necessità strategica di avere maggiore visibilità a livello internazionale. Nel 1995 Luxottica acquistò LensCrafters, catena di negozi americani operanti nel settore ottico, mentre nel 1999 comprò dalla Bausch&Lomb l'azienda statunitense Ray-Ban.

Con il nuovo millennio la società guidata da Del Vecchio non  si fermò. Nel 2000 avvenne la quotazione nella Borsa di Milano; l'anno dopo la società si appropriò di Sunglass Hut International e nel 2003 di I.C. Optics di Versace e Italo Cremona.

All'inizio del nuovo decennio Luxottica investì 110 milioni di euro per comprare il 100% delle quote di Grupo Tecnol, mentre nel 2013 acquisì la società francese Alain Miklj International. Il 2014 segnò due eventi importanti: il primo l'accordo di collaborazione con Google per un nuovo modello di occhiali; il secondo lo sviluppo di tecnologie avanzate con Intel. Nel 2016 Luxottica completò l'acquisto parziale del 2012 di Salmoiraghi & Viganò. Nel 2018, prima della fusione con Essilor, il gruppo veneto comprò il 67% delle azioni di Fukui Megane, società giapponese produttrice di occhiali di lusso. Infine nel giugno dello stesso anno, investì 140 milioni per il numero uno al mondo di occhiali da sole in vetro ottico, ossia Pietro Barberini.

 

Essilor: origine e sviluppo

Essilor ebbe origine nel 1972 dalla fusione di due società più antiche, Essel nata nel 1849 e Silor fondata nel 1931. Nel settore le due entità  furono protagoniste per anni di una lunga rivalità fino a quando non decisero di smettere di farsi concorrenza e di creare la terza società del ramo oftalmico.

Negli anni '70 Essilor iniziò un lungo processo di espansione culminato nella quotazione in Borsa avvenuta nel 1975. Verso la fine del decennio l'azienda si trasformò da semplice esportatore a società internazionale con una presenza importante negli Stati Uniti, in Irlanda e nelle Filippine.

Il percorso proseguì negli anni '80 grazie ad acquisizioni di impianti produttivi in Sud America e in Asia. A cavallo tra la fine del decennio e l'inizio degli anni '90, Essilor diventò leader mondiale dei prodotti ottici oftalmici.

Con il nuovo decennio si verificò un mutamento nell'attività imprenditoriale, per via del passaggio graduale dal settore delle montature a quello delle lenti correttive. Significativo fu il lancio nel 1992 di Crizal, un trattamento di lenti resistenti a graffi e impurità varie. L'evoluzione tecnologica in quegli anni rivoluzionò il mondo delle lenti, sempre più sicure e adattabili agli ambienti e alle necessità.

Dal 2000 in poi crebbero le joint venture e le acquisizioni. A inizio millennio vi fu la joint venture con Nikon, nel 2008 l'acquisizione di Satisloh, azienda svizzera di prescrizione ottica e nel 2009 della società di premontati FGX International Holdings. Nel 2010, a chiudere il decennio, ci fu l'acquisto del gruppo americano Signet Armorlite, nonché del 50% di Shamir Optical, completata poi nel 2011.

Nel 2013 Essilor e Safilo conclusero un importante contratto che permetteva alla società francese di utilizzare il marchio Polaroid per lenti correttive riservate agli atleti. Altre acquisizione avvennero nel 2014 della società Costa, specializzata nelle lenti solari e di Coastal Contacts, società canadese di lenti on-line. La cifra sborsata per entrambi fu rispettivamente 270 e 282 milioni di euro.

 

EssilorLuxottica: dopo la fusione

Il 16 gennaio 2017 la Commissione Antitrust di Stati Uniti, UE, Brasile, Canada e Cina concesse il disco verde per la fusione tra Essilor e Luxottica. Quasi un anno e nove mesi dopo ufficialmente venne dato vita a un gigante che capitalizzava 57 miliardi di euro e produceva quasi 16 miliardi di fatturato (9,2 Luxottica e 7,5 Essilor).

Unendo le attività, le due aziende vantavano la presenza in oltre 150 Paesi in tutto il mondo. Luxottica realizzava le montature per tutte le migliori marche di occhiali del mondo (Ray-Ban, Dolce&Gabbana, Ferrari, Bulgari, Armani, Chanel, Prada, Tiffany, Burberry, Valentino, Versace). Essilor si concentrava nella ricerca e sviluppo delle lenti olftamiche, avendo 481 laboratori di prescrizione e 34 siti di produzione.

Le cose all'interno del gruppo procedettero tranquille fino al 20 marzo 2019 quando il Presidente Leonardo Del Vecchio si scontrò con il suo vice, Hubert Sagnières. Il motivo della diatriba riguardava la governance, con l'imprenditore italiano che lanciò accuse al dirigente francese di prendere iniziative senza coinvolgere la Presidenza. Dal canto suo Sagniéres replicò imputando a Del Vecchio una guida societaria troppo autoritaria e poco propensa a ricompensare gli altri soci.

La questione andò a finire davanti all'arbitrato della Camera di Commercio Internazionale il 25 marzo, provocando uno scossone roboante in Borsa, con le azioni che in una sola seduta persero il 25%. Due mesi dopo arrivò l'armistizio tra italiani e francesi con il Consiglio di Amministrazione del gruppo che votò all'unanimità la governance paritaria, assegnando quindi alle due parti gli stessi poteri.
 

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