È una nuova seduta difficile e all'insegna delle vendite quella odierna sui principali listini azionari europei che, in scia alla debolezza che sta colpendo il settore bancario, si avviano a chiudere le contrattazioni in deciso territorio negativo. In questo contesto il Ftse Mib in chiusura di settimana ha perso l'importante soglia psicologica dei 26.000 punti, sotto i quali sono possibili ulteriori correzioni in direzione dei 25.550-25.600 punti e a seguire 25.300-25.250 punti. Al contrario al rialzo sarà solo con un ritorno oltre i 26.600 punti, che si proseguirebbe il recupero con primi obiettivi posti in area 26.850-26.900 punti. Tra i titoli che a Piazza Affari registrano forti vendite troviamo Eni, con la società che in mattinata ha lanciato un programma per sostenere l'accesso al credito delle imprese legate alla propria supply chain. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Eni: parte il Sustainable Supply Chain Finance
Nella giornata odierna il Cane a sei zampe, in collaborazione con alcuni istituti bancari, ha avviato un programma innovativo di filiera per offrire alle imprese della propria supply chain l'opportunità di ottimizzare la gestione della propria liquidità, incentivando il miglioramento del proprio profilo ESG.
Nello specifico grazie alla tecnologia di FinDynamic e alla collaborazione con Crédit Agricole e UniCredit per le attività finanziarie, i fornitori di Eni avranno la possibilità di accedere al credito in maniera abbastanza semplice e veloce, beneficiando in particolar modo di condizioni economiche favorevoli. In particolare, accedendo al Programma di Sustainable Supply Chain Finance, i fornitori potranno richiedere il pagamento anticipato delle fatture che sono state emesse verso Eni, utilizzando la piattaforma digitale FinTech messa a disposizione da FinDynamic. Ricordiamo che le condizioni per accedere al programma da parte delle imprese saranno collegate al loro impegno nel percorso dello sviluppo sostenibile, unendo in questo modo sia il miglioramento della gestione delle risorse finanziarie che quello delle performance ESG. Andiamo ora a vedere cosa attendersi dall'azione per le prossime giornate.
Azioni Eni: analisi tecnica e strategie operative
Le vendite che stanno contrassegnando nella giornata di oggi il titolo Eni, vanno a mettere in un angolo quel recupero innescatosi ad inizio ottava con i prezzi che si avviano al test degli 11,90-12 euro. Nel breve termine la mancata tenuta di questi livelli, unito ad una forza relativa sui minimi di periodo, farebbe proseguire quel trend discendente innescatosi il 14 febbraio dalla soglia dei 15 euro. In questo caso i prossimi target ribassisti sono posti nei pressi degli 11,70 euro e successivamente gli 11,35 euro, che rappresentano l'ultimo baluardo per evitare un test sui minimi del 2022 situati in area 10,50 euro. In questo contesto eventuali rimbalzi, che non dovessero spingersi oltre gli ex supporti situati sui 12,80 euro, potrebbero essere sfruttati per aprire posizioni ribassiste.
Al contrario sarà solo spingendosi oltre i livelli sopra menzionati che l'azione potrebbe aprire le porte ad un recupero, che avrebbe un primo target sui 13,15 euro e successivamente i 13,35-13,50 euro dove transita l'indicatore daily del Supertrend. Dal punto di vista operativo un superamento di queste aree verrebbe visto come un primo segnale di forza, con allunghi verso la soglia dei 14 euro e a seguire i 14,35-14,40 euro. Nel caso in cui anche queste aree dovessero essere lasciati alle spalle, aumenterebbero le possibilità di un ritorno per l'azione sui massimi di periodo situati vicino ai 15 euro.
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