Il settore bancario è sotto la lente degli operatori dei mercati finanziari dopo il fallimento di SVB, Signature Bank e le tensioni su First Republic Bank e Credit Suisse, quest’ultima acquistata da UBS per 3 miliardi di franchi svizzeri (aiutata dalla SNB, che concederà fino a 100 miliardi di CHF di liquidità per sostenere l’acquisizione).
Guardando a Bank of America, le entrate del colosso finanziario sono attese a 101,5 miliardi di dollari nell'esercizio 2023. Inoltre, è probabile che l'utile netto rettificato rimanga intorno a 27,1 miliardi di dollari, con un EPS annuale di 3,41 dollari.
L’istituto dovrebbe riportare i prossimi risultati finanziari, fino a marzo 2023, il prossimo 18 aprile. Secondo Zacks Investment Research, le previsioni dell’EPS per il trimestre sono di 0,82 dollari. L'EPS segnalato per lo stesso trimestre dell'anno scorso era di 0,80 dollari.
Ricordiamo che la banca d’affari ha superato le stime di consenso su ricavi e utili nel quarto trimestre del 2022, con ricavi netti in aumento dell'11% a/a a 24,5 miliardi di dollari, principalmente guidati da una crescita del 29% del reddito da interessi netti, parzialmente compensata da un calo dell'8% dei ricavi non da interessi.
I redditi da interessi hanno sofferto a causa di un calo delle commissioni bancarie di investimento, dei ricavi di gestione patrimoniale e degli oneri di servizio. Sul fronte dei costi, gli accantonamenti per perdite su crediti hanno visto un aumento sfavorevole a 1,1 miliardi di dollari.
In termini di segmenti di business, i ricavi bancari al consumo sono aumentati del 14% a/a, seguiti da una crescita del 5% nella gestione patrimoniale e da un aumento del 6% nei segmenti bancari globali. Tuttavia, la divisione dei mercati globali ha registrato un calo dei ricavi del 6%. Vediamo ora il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Analisi tecnica e strategie operative su Bank of America
La struttura grafica di Bank of America è evidentemente orientata al ribasso nel breve e medio periodo. Nelle scorse sedute di contrattazioni i prezzi hanno evidenziato un netto peggioramento del quadro grafico con la violazione del supporto orizzontale a 29,30 dollari. Ora i venditori avrebbero ampio spazio di manovra al ribasso, idealmente fino alla chiusura del gap lasciato aperto tra le sedute del 6 e 9 novembre 2020, in area 25 dollari.
Vista la struttura tecnica si potrebbero privilegiare strategie di matrice short in linea con il trend sottostante. In tal caso si potrebbe attendere un eventuale rimbalzo dei prezzi dall’attuale condizione di ipervenduto, verso area 29 dollari. Il target potrebbe essere fissato in area 25 dollari, mirando quindi alla chiusura del gap menzionato precedentemente.
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