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ENI acquisisce importanti società del settore eolico e investe sul verde;
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Saipem stipula accordi con startup per rilanciarsi nel settore tecnologico;
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Tenaris potrebbe approfittare del recupero delle trivelle americane e recuperare le perdite.
Il petrolio non arresta la sua corsa verso la risalita. La domanda di carburante sta riprendendo quota via via che le attività riaccendono il motore con l'affievolirsi del lockdown e i conflitti interni all'OPEC+ sembra siano stati per il momento definitivamente appianati. Oggi il greggio viaggia sulla parità nel mercato dei Future delle materie prime, un pò condizionato dalle preoccupazioni che una nuova ondata di contagi possa bloccare nuovamente le economie dei Paesi coinvolti. Gli analisti però vedono tre titoli energetici in crescita nei prossimi mesi e su cui gli investitori potrebbero puntare.
ENI: avanti tutta con la transizione energetica
È notizia di questa mattina che il Cane a sei zampe ha acquisito, attraverso la partecipata ENI New Energy, tre società operanti nel settore eolico: CDGB Enrico, CDGB Laerte e Wind Park Laterza. L'operazione consentirà al gruppo guidato da Claudio Descalzi di eliminare 33.400 tonnellate l'anno di emissioni di CO2, mettendosi in linea con quelli che sono i programmi futuri di passaggio all'energia pulita. ENI conta di ridurre fino all'80% entro il 2050 le emissioni di gas serra, come sostenuto dal suo amministratore delegato.
Allo stesso tempo il gruppo energetico di San Donato starebbe per uscire dalla produzione di gas in Pakistan, tramite la vendita di alcuni assets. Secondo quanto riportato da Bloomberg, le attività produttive in Bhit, Badhra e Kadanwari potrebbero e breve essere smantellate in quanto la produzione di gas in quelle zone è ormai arrivata all'apice. L'anno scorso la società italiana ha investito in Pakistan su un impianto fotovoltaico in grado di generare energia pulita per 20 gigawattora ogni anno. E questa operazione andrebbe esattamente in quella direzione.
Il titolo ENI perde il 39% dall'inizio dell'anno ma secondo Sociètè Générale è da tenere in portafoglio con un prezzo obiettivo di 8 euro. Attualmente il prezzo è di 8,80 euro, con un price/earnings di 29 euro e una capitalizzazione del gruppo di circa 32 miliardi di euro.
Saipem investe nelle start up puntando sull'innovazione
La società petrolifera allarga gli orizzonti e aumenta la velocità di movimento verso il futuro. Stando alle parole di Tomashpolskyy Kostya, responsabile dell'Innovation Factory del gruppo, è questo lo scopo degli accordi che il gruppo ha siglato nell'ambito di un grande piano di innovazione tecnologica. Ecco quali sono i patti stipulati da Saipem:
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L'accordo con Aster Fab, prima società di consulenza creata da un fondo di Venture Capital in Francia. Lo scopo dell'intesa è quello di individuare tramite una metodologia sofisticata centinaia di aziende specializzate che operano nello stoccaggio di energia, nel trattamento delle acque e nella blockchain. In sostanza Saipem si occuperebbe di valutare le startup più interessanti grazie alle sue conoscenze tecniche, mentre Aster Fab metterebbe in campo tutta la sua capacità nella valutazione dell'investimento in termini di valore finanziario, della potenzialità di crescita, ecc.
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L'accordo con Mind the Bridge, società di consulenza per l'innovazione che lavora per l'intersezione di imprese e startup. Questa collaborazione permetterà a Saipem di far parte della piattaforma Open Innovation di Startup Europe Partnership, istituita dalla Commissione UE nel 2014. Il fine di tale piattaforma è quello di fare delle startup europee delle società scalabili mettendole in contatto diretto con grandi multinazionali e con i mercati finanziari. Grazie a questa partnership la società guidata da Stefano Cao punta all'energia pulita, al digitale e alla gestione delle attività.
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L'accordo con il Politecnico di Milano. Il contratto in questo caso ha l'obiettivo di inserire Saipem nel progetto di ricerca Startup Intelligence Observatory. Questo per l'azienda rappresenterebbe uno strumento di ricerca delle migliori opportunità a livello tecnologico e industriale per quel che riguarda l'ecosistema, l'economia circolare e la sicurezza informatica.
Attualmente la quotazione di Borsa del titolo Saipem è di 2,35 però secondo Banca Akros è da comprare subito con un target price di 3,7. Il punto di forza della società quotata a Piazza Affari sta nel grande equilibrio finanziario. Saipem ha una liquidità di 2 miliardi di euro a fronte di 500 milioni di debito con scadenza media a tre anni e con i primi rimborsi delle obbligazioni solo nel 2021.
Tenaris: la ripresa delle trivellazioni rilancerà la produzione aziendale
Secondo Goldman Sachs non ci sono dubbi: il leader mondiale di produzione di tubi e servizi per il gas e il petrolio beneficerà della ripresa degli scisto americani dopo il tracollo del 65% da marzo. La banca d'affari ritiene che peggio di così non è possibile fare, motivo per cui il mercato si risveglierà a mano a mano che le trivelle torneranno a funzionare.
Di conseguenza una società come Tenaris, che ha una forte presenza negli USA e che ha un business legato al mercato dello scisto, sarà giocoforza avvantaggiata dalla situazione. Se non altro nel settore dei servizi, soprattutto perché i produttori americani avranno delle difficoltà nella riorganizzazione dei costi e le piccole E&P un limitato accesso ai finanziamenti.
Gli esperti al proposito sottolineano quanto sia stata importante l'acquisizione da parte di Tenaris di Ipsco Tubulars da Pao Tmk, azienda russa produttrice di tubi. L’operazione è stata finanziata senza far ricorso a indebitamento e ha un valore di circa 1,1 miliardi di dollari. Questo dimostra come Tenaris ha un bilancio in salute, con un ottimo cash flow che dovrebbe addirittura migliorare durante il downturn del 2020 legato alla crisi. Per tutte queste ragioni Goldman Sachs raccomanda l'acquisto di azioni Tenaris, passando da un prezzo obiettivo di 5,4 a uno di 7,6 euro. Attualmente il titolo in Borsa quota 6,18 euro.