La nuova settimana si apre all'insegna degli acquisti sui listini azionari europei che si avviano a terminare la giornata in generale territorio positivo. In questo contesto è una seduta sotto la pari per il FTSE Mib, ma solo perchè sui prezzi incide lo stacco dei dividendi nell'ordine dell'1,5%. Dal punto di vista tecnico il ritorno oltre la soglia dei 24.000 punti farebbe proseguire il recupero in atto veerso i 24.300 punti e a seguire i 24.500-24.550 punti. Tra i titoli da seguire a Piazza Affari troviamo ENI che, grazie ad alcune notizie, recupera parte del dividendo (0,43 euro) staccato oggi. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Azioni ENI: investimenti nel Regno Unito e Angola
Saranno quasi 2,5 miliardi di euro gli investimenti che ENI è pronta a mettere in campo nei prossimi 4 anni nel Regno Unito. Secondo il Financial Times, l'80% della spesa sarà rivolta a progetti di cattura del carbonio e di energia rinnovabile, mentre la rimanente parte sarà destinata alla produzione sia di gas che di petrolio. Nel frattempo in joint-venture con Sonangol, Eni ha dato il via alla realizzazione del primo impianto solare in Angola.
Il progetto, che prevede l'installazione per fasi di un impianto fotovoltaico da 50 MW, contribuirà alla riduzione del consumo di diesel per la generazione di elettricitià e sosterrà la transizione energetica nel Paese africano. Inoltre il progetto rientra all'interno del piano "Angola Energy 2025", che ha come obiettivo di fornire alla popolazione l'accesso ai servizi energetici di base. Andiamo ora a vedere l'impostazione grafica del titolo.
Azioni ENI: analisi tecnica e strategie operative
Non si arresta il trend rialzista presente sulle azioni ENI che dai minimi di luglio 2022 potrebbe spingersi nelle prossime settimane in direzione dei massimi di periodo. Nel breve termine i primi livelli da monitorare sono posti sulla soglia dei 14 euro, oltre i quali il titolo avrebbe un primo target sui 14,30 euro, top di aprile 2022, e successivamente un test sui massimi dal settembre 2019 in area 14,80 euro. Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere superate, si aprirebbero ulteriori spazi al rialzo e non sarebbe una sorpresa vedere le quotazioni nei pressi dei 16 euro.
Al ribasso, i primi supporti da osservare sono situati sui 12,70 euro. Solo con una discesa sotto tali livelli si avrebbe una fase correttiva con primi target i 12,30 euro e a seguire la soglia dei 12 euro. L'eventuale rottura di questi sostegni darebbe forza al trend discendente aprendo la strada ad un ritorno verso i minimi di fine 2021 posti sugli 11,40-11,45 euro.
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