In una giornata ricca di dati macro-economici e con il focus rivolto alle decisioni che nel pomeriggio arriveranno dalla BCE in tema di tassi di interesse, i future del Vecchio Continente impostati sopra la parità anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti sui mercati azionari europei. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni oltre la soglia dei 29.000 punti, sopra i quali si potrebbero avere ulteriori allunghi verso i 29.250-29.300 punti e a seguire i 29.500 punti.
Al contrario sarà solo con la perdita dei 28.000 punti, dove abbiamo l'indicatore daily del Supertrend, che si avrebbe un segnale di debolezza con possibili primi obiettivi ribassisti i minimi delle ultime settimane situati in area 27.500 punti. Tra le storie da seguire a Milano troviamo Enel, che nella serata di ieri ha comunicato i dati riguardanti il primo semestre dell'anno in corso. Andiamo a leggerli nello specifico.
Enel: utile primi 6 mesi a 3,3 miliardi di euro
In un contesto energetico caratterizzato da una maggiore stabilità nei prezzi rispetto al primo semestre 2022, Enel ha chiuso il primo semestre con ricavi che passano dai 65,63 miliardi del 2022 agli attuali 47,09 miliardi di euro. Nel periodo in corso l'Ebtida ordinario risulta in salita del 29,4% attestandosi a 10,7 miliardi di euro, grazie sia alla normalizzazione dei margini rispetto al primo semestre 2022 che al miglioramento dei risultati di Enel Grids. Per quanto riguarda l'Ebitda questa passa dagli 8,2 miliardi di euro agli attuali 9,676 miliardi di euro. Nel periodo in corso l'Ebit vede un aumento di oltre il 35% attestandosi a 6,125 miliardi di euro, in scia sia all’andamento positivo della gestione operativa che alle minori svalutazioni dei crediti.
Buoni i numeri che arrivano dal risultato netto del gruppo che risulta in aumento del 52% a 3,279 miliardi di euro. In salita nei primi sei mesi del 2023 risulta il debito netto a 62,16 miliardi di euro, rispetto ai 60 miliardi di euro che si avevano a fine 2022. La variazione è principalmente riconducibile alla positiva evoluzione della generazione di cassa operativa compensata dal fabbisogno relativo agli investimenti del periodo, senza dimenticare il pagamento dei dividendi e il contributo di solidarietà relativo all’esercizio precedente. In questo contesto l'azienda conferma la vendita degli asset no core per proseguire ad abbassare il livello del proprio debito.
Nei primi sei mesi del 2023 aumentano del 2,6% gli investimenti attestandosi a 6,04 miliardi di euro. Nello specifico questi si sono concentrati sia in Enel Green Power per lo sviluppo della capacità rinnovabile che in Enel Grids per lo sviluppo e la resilienza delle reti di distribuzione.
Nel corso della presentazione dei dati l'azienda guidata da Flavio Catteneo, ha confermato la guidance fornita ai mercati finanziari in occasione della presentazione del Piano Strategico 2023-2025. Questo prevede un Ebitda ordinario compreso tra 20,4 e 21,0 miliardi di euro, un utile netto ordinario compreso tra 6,1 e 6,3 miliardi di euro, un dividendo complessivo pari a 0,43 euro per azione ed un livello di indebitamento finanziario netto a fine 2023 compreso tra 51 e i 52 miliardi di euro.
Azioni Enel: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sul titolo nel breve e medio periodo. E' stata una giornata in leggero territorio positivo quella di ieri per il titolo Enel, con i prezzi che, confermandosi oltre i 6,20 euro, rimangono a contatto con la trendline ascendente che parte dai minimi di ottobre 2022. Nel breve periodo le attese sono per una continuazione degli acquisti che dovrebbero spingere i corsi in direzione dei massimi del 2023 posti in rea 6,35-6,36 euro.
Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, dovrebbe far proseguire il rialzo in corso che avrebbe come prossimi obiettivi i 6,50 euro e a seguire i 6,65 euro, con quest'ultimi livelli che rappresentano i massimi degli ultimi 16 mesi. In questo contesto eventuali correzioni verso la soglia dei 6 euro verrebbero viste come delle potenziali occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita di quest'ultimi sostegno, che rappresentano i minimi del mese di luglio, potrebbero aprire le porte ad una fase caratterizzata da prese di beneficio che potrebbero estensersi prima verso i 5,85 euro e successivamente in direzione dei 5,68-5,70 euro. Nel caso in cui l'azione dovesse violare questi sostegni, aumenterebbero le possibilità per un ulteriore discesa in direzione dei 5,50-5,55 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, ed in seguito verso i minimi dello scorso mese di marzo posizionati nei pressi 5,20 euro
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