Autogrill crolla nei primi scambi a Piazza Affari questa mattina (-9%), dopo l'annuncio dell'accordo di fusione con la società svizzera di servizi di viaggio Dufry. L'operazione strategica porterà a un colosso da oltre 12 miliardi di euro, con un EBITDA di circa 1,3 miliardi di euro. In sostanza, si creerà un gruppo globale nel settore dei servizi di ristorazione e retail per chi viaggia, attraverso una strategic business combination tra le due aziende, che opereranno in 75 Paesi diversi e forniranno i loro servizi a circa 2,3 miliardi di utenti.
Alessandro Benetton, Presidente di Edizione, la società che controlla Autogrill, ha affermato che l'accordo finanziario darà vita a un campione mondiale del settore, che assumerà una posizione di leadership in diverse aree geografiche e su diversi servizi che offre alla clientela. Inoltre, sottolinea come la partnership permetterà di attuare importanti sinergie all'interno del nuovo gruppo.
Infatti, questa andrà vista sotto una luce un po' diversa rispetto a un'intesa di tipo difensivo. È vero che la pandemia ha messo a dura prova le due società, attraverso un rallentamento notevole dei viaggi. Autogrill ha dovuto affrontare un aumento di capitale da 600 milioni di euro lo scorso anno, mentre Dufry ha un livello di indebitamento che ammonta a 3,1 miliardi di franchi. Tuttavia, le restrizioni anti Covid-19 sono state allentate e i viaggi hanno ripreso a correre. Questo significa che l'aggregazione va interpretata nell'ottica di sostenere investimenti importanti sulla logistica e sulle catene del valore.
Autogrill-Dufry: ecco come sarà l'accordo
Le nozze tra Autogrill e Dufry saranno strutturate nel seguente modo: Edizione trasferirà in Dufry la quota del 50,3% detenuta in Autogrill attraverso la propria controllata Schema Beta S.p.A. Dufry emetterà 30.663.329 azioni di nuova emissione a favore di Edizione, che a quel punto deterrà il 25,248% del capitale della compagnia svizzera. Il concambio sarà di 0,158 azioni Dufry per ogni azione Autogrill. Una volta trasferito il pacchetto di controllo, Dufry lancerà un'OPAS sulle rimanenti azioni Autogrill a 6,33 euro per azione, dando la possibilità agli azionisti della società italiana dei servizi di viaggio e ristorazione di scambiare le proprie azioni con quelle di Dufry. Dopo l'adesione degli azionisti di minoranza, Edizione avrà una partecipazione nell'azienda di Basilea tra il 20% e il 25,2%.
Quanto alle cariche, Alessandro Benetton diventerà Presidente onorario della nuova società, l'attuale Amministratore Delegato di Autogrill Enrico Laghi e il Presidente Paolo Roverato svolgeranno un ruolo di supporto alle scelte strategiche e di integrazione delle due entità, Juan Carlos Torres sarà il Presidente Esecutivo del nuovo gruppo, mentre Xavier Rossinyol verrà confermato Chief Executive Officer.
Gli advisor finanziari dell'operazione saranno
Mediobanca, Citi e
Intesa Sanpaolo per Autogrill; UBS e Credit Suisse per Dufry. Il supporto legale sarà dato da BonelliErede e Lenz & Staehelin per Edizione, Gianni & Origoni, Cleary Gottlieb Steen & Hamilton e Meyer & Brown per Autogrill, Homburger, Chiomenti e Davis Polk & Wardwell per Dufry.
Autogrill-Dufry: le opinioni degli analisti
I rapporti tra Autogrill e Dufry sono di vecchia data. Nel 2013 infatti, la multinazionale italiana aveva effettuato uno spin-off del business duty free, poi acquisito nel 2015 da Dufry. Questo matrimonio però ha una visione molto ampia. Secondo Equita Sim, le sinergie di costo saranno pari a 85 milioni di franchi nei prossimi due anni, con un impatto sul free cash flow di 55 milioni di franchi, pari al 15% dell'adjusted free cash flow previsto per il 2024 di Autogrill.
La Sim milanese ritiene possibili anche sinergie di ricavo, sebbene non quantificate. I costi di transazione e di integrazione saranno pari a 100 milioni di franchi ciascuno, aggiunge Equita, che assegna un rating Buy sulle azioni Autogrill, con un target price a 7,5 euro, ossia circa il 14% in più rispetto all'ultima chiusura di Borsa a 6,58 euro.