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L’epidemia di Coronavirus si sta diffondendo ancora
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L’impatto sull’economia mondiale rischia di essere più forte del previsto
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Politiche economiche e contenimento del virus: queste le possibili armi vincenti
L'impatto del coronavirus sulle economie mondiali sta diventando sempre più pesante. Per quanto momentaneo,
il colpo si è fatto sentire sui mercati in maniera evidente. Crolli e rialzi repentini, rimbalzi per lo più effimeri, hanno caratterizzato le ultime sedute e le ultime contrattazioni. Tradotto in parole povere: volatilità.
La view degli analisti
Ma la paura, a questo punto, visto il diffondersi della patologia in tutto il mondo, è quello di una possibile recessione. Questa, almeno, la view degli analisti raccolti dal report della Cnbc. In primis quelli di Nomura che ricordano come, in questo caso, si debba affrontare un crollo economico anomalo. Perciò le sole politiche economiche potrebbero non bastare: la vera carta vincente saranno le strategie sanitarie di contenimento del virus. Ma gli esperti di Nomura non sono i soli ad aver timori per l’economia mondiale. Rabobank va addirittura oltre e la recessione la dà praticamente per centra. Da parte sua, Moody’s ha rivisto le sue aspettative per il 2020 tagliandole dal 2,4% al 2,1%. Taglio anche da Bank of America. Dall’istituto fondato, paradossalmente, da un italiano, fanno sapere di aver ridotto le previsioni di crescita globale al 2,8%, la lettura più bassa dal 2009.
Le previsioni delle istituzioni
L’Istituto per la finanza internazionale (IIF) ha parlato di un Pil mondiale intorno all’1% in questo 2020 dopo un 2,0) stabilito dal Fondo Monetario Internazionale per il 2019. Un risultato, quello dell’anno scorso, che era stato definito comunque sottotono. Ma la previsione dell’IIF è stata formulata prima del crollo del barile registrato lunedì scorso a causa del mancato accordo tra Opec e Russia sulle possibili strategie di taglio della produzione. Il che fa pensare che, a conti fatti, si potrebbe vedere un risultato anche peggiore. Tutto dipenderà, fanno sapere da più parti, dall’andamento della diffusione e dalla capacità di ripresa e reazione delle singole economie nazionali.