In una giornata che avrà come market mover l'inflazione in arrivo da oltreoceano e che sarà guardata con massima attenzione dalla Federal Reserve per decidere sulle prossime mosse in tema di tassi di interesse, i futures europei impostati sopra la parità anticipano un inizio di seduta in leggero territorio positivo per i mercati europei.
In questo clima di ritrovato risk-on il FTSE Mib, che arriva da tre giornate consecutive al rialzo, dovrebbe aprire le contrattazioni oltre i 28.100 punti. Nel breve le attese sono per una continuazione di questo movimento ascendente in direzione dei 28.250-28.300 punti prima di un nuovo test sui massimi degli ultimi 15 anni situati nei pressi dei 28.500 punti.
Tra le storie importanti da monitorare nel Vecchio Continente troviamo Commerzbank, con la banca tedesca che cerca di espandersi in Svizzera tramite l'acquisizione di nuovi clienti. Andiamo a leggere le ultime novità in merito.
Commerzbank guarda alle aziende elevetiche
Dopo lo sconvolgimento che si è avuto in Svizzera con l'acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs, molte aziende elvetiche sono alla ricerca di valide alternative nel campo bancario. In questo contesto Commerzbank, il cui team in Svizzera è "letteralmente sommerso" di richieste da parte dei clienti, vedrebbe buone opportunità di crescita in un Paese dedito all'esportazione non solo verso la Germania ma anche in Asia. Proprio in questo campo la banca tedesca potrebbe giocare un ruolo primario, grazie ad uno dei suoi punti di forza che è il sostegno alle società a livello internazionale. In un mercato come quello svizzero in forte espansione, l'istituto guidato dal Ceo Manfred Knof ha raggiunto nel corso degli anni un portafoglio prestiti vicino all'11 miliardi di euro ed il cui volume vede una crescita annua in doppia cifra.
Ricordiamo che la banca non è interessata a piccole imprese ma al contrario ad aziende che hanno un fatturato di almeno 20 milioni di franchi e che sono orientate all'esportazione. Da sottolineare inoltre come Commerzbank, che conta nel Paese elevetico un organico di 80 dipendenti, sia stata anche contattata da dipendenti di Credit Suisse che sono alla ricerca di un nuovo impiego. Ricordiamo infine che l'istituto con sede a Francoforte è il numero due per i clienti internazionali nelle emissioni di obbligazioni in franchi svizzeri e che supporta la propria clientela a fare acquisizioni grazie a finanziamenti commerciali, copertura dei rischi e transazioni bancarie.
Azioni Commerzbank: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sul titolo quotato sul mercato tedesco. E' stata una giornata all'insegna degli acquisti e con buoni volumi quella di ieri per il titolo Commerzbank, con le quotazioni che si sono portate sui massimi degli ultimi quattro mesi in area 10,90 euro. Il movimento delle ultime sedute è andato a rafforzare quel recupero partito nell'ultima settimana del mese di giugno e che con il superamento dei livelli sopra menzionati andrebbe a rafforzare ulterioremente il suo quadro grafico.
Nel caso si realizzasse questa view aumenterebbero le possibilità per le quotazioni di proseguire il trend ascendente in direzione dei massimi del 2023 posizionati sotto la soglia dei 12 euro. Dal punto di vista operativo l'eventuale superamento di queste aree resistenziali, riattiverebbe quel trend rialzista innescatosi dai minimi del 2020 ed il cui obiettivo sarebbe il ritorno in direzione dei massimi del gennaio 2018 situati sui 13,60 euro.
Al contraio una discesa dei corsi sotto i minimi di questa settimana in area 13,45 euro, aprirebbero le porte a prese di beneficio con primi target situati sulla soglia psicologica dei 10 euro. Fondamentale sarà la non violazione di questi supporti, dove troviamo anche l'indicatore daily del Supertrend, per evitare una continuazione delle vendite verso i 9,5 euro e successivamente sui minimi degli ultimi mesi in area 9,38 euro, dove transita la media mobile di lungo periodo. Nel caso in cui ci fosse la perdita di quest'ultimi livelli, aumenterebbero le possibilità di un ritorno del titolo vers i minimi dello scorso mese di marzo situati sugli 8,50 euro.
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