Il rally della Borsa americana sta perdendo slancio, ma
gli investitori continuano a preferire le azioni USA a quelle europee. Questo è quanto sostengono gli strategist di
Citigroup, che sottolineano come, sia con riferimento all'indice
S&P 500 che per quanto riguarda il Nasdaq Composite, i nuovi investimenti sono stati bilanciati da una quantità quasi uguale di operatori che hanno venduto. "Il sentiment verso l'S&P 500 è attualmente vicino alla neutralità, mentre l'ottimismo per il Nasdaq Composite ha raggiunto il 94° percentile", hanno affermato. Quanto all'Europa, il discorso è diverso. Nel Vecchio Continente,
il sentiment generale degli investitori è in calo, a causa soprattutto delle preoccupazioni per l'incertezza politica, affermano gli esperti della banca americana.
La Borsa su cui puntare è oggi diventato un argomento centrale nel dibattito tra gli investitori. Wall Street e i mercati azionari europei hanno realizzato ottime performance quest'anno, ma ora tutti sono coinvolti in questioni economiche, politiche e geopolitiche in grado di influenzarne i rendimenti. Negli Stati Uniti l'economia dà i primi segnali di appannaggio e la
Federal Reserve sta prendendo tempo prima di tagliare i tassi di interesse. Contestualmente, il mercato si chiede
fino a che punto il fervore dell'intelligenza artificiale potrà sostenere le quotazioni, tenendo in debita considerazione che il rally finora è stato trainato da poche grandi società tecnologiche. Sullo sfondo vi sono le elezioni americane di novembre, che però potrebbero in questi mesi sollevare questioni di impatto sui mercati. Tra questi gli aspetti di natura geopolitica, a seconda della vittoria di uno o dell'altro candidato.
L'Europa in questo momento corre il rischio delle turbolenze politiche legate in particolare alle prossime elezioni francesi, che potrebbero designare le forze di estrema destra alla guida del Paese. Gli investitori temono che un'affermazione del Rassemblement National - il partito di Marine Le Pen - metta a repentaglio la stabilità dell'Unione europea, anche solo con la concretizzazione di una parte del programma elettorale. Tutto ciò ha inevitabilmente ripercussioni sui mercati azionari.
Anche Goldman Sachs preferisce le azioni USA
A sostenere la causa delle azioni americane sono anche gli analisti di Goldman Sachs, secondo cui il rallentamento della crescita degli Stati Uniti giocherà a favore dei titoli in Borsa. Questo perché finirà per aumentare le aspettative che la Fed tagli anzitempo i tassi di interesse. Gli esperti osservano come dalla fine di maggio, gli investitori abbiano aumentato di circa lo 0,4% le attese di riduzioni del costo del denaro nel corso del prossimo anno. Ciò è indice di maggiori preoccupazioni per la crescita economica piuttosto che per l'inflazione nella considerazione che farà la Fed in tema di taglio dei tassi.
"Grazie al calo dei tassi di interesse, gli aggiornamenti economici sfavorevoli hanno avuto un impatto positivo sui mercati azionari statunitensi, che hanno mostrato una relazione inversa con i dati economici inattesi", hanno commentato gli analisti di Goldman Sachs. Da una riduzione dei tassi ne trarrebbero vantaggio le società più piccole, hanno spiegato. Questo potrebbe anche sostenere un rally meno concentrato, diversamente da quanto è accaduto finora. Con indubbi vantaggi circa la sostenibilità dello stesso.