Le azioni delle società di beni di consumo cinesi hanno vissuto negli ultimi anni una notevole crescita, soprattutto in settori che commerciano prodotti di uso quotidiano come latte, birra e cracker di riso. A un certo punto hanno rappresentato un rifugio sicuro durante le vendite dei titoli tecnologici e immobiliari innescate dalla pesante repressione delle Autorità di Pechino.
Quest'anno le cose sono decisamente cambiate. L'indice S&P China sui beni di consumo di prima necessità ha sottoperformato il più ampio indice S&P 500. Sono parecchie le azioni che hanno subito perdite a 2 cifre, come ad esempio China Resources Beer, che è uno dei maggiori produttori di birra del Paese; Nongfu Spring, gigante dell'acqua in bottiglia e delle bevande; e Kweichow Moutai, produttore del distillato cinese baijiu. Meglio sono andate le azioni di Want China Holdings Ltd., produttore di cracker di riso e bevande a base di latte, poiché le persone hanno fatto scorta di beni essenziali durante l'ondata pandemica.
Beni di consumo cinesi: 2 motivi per cui si vendono azioni
Cosa spiega questo allontanamento degli investitori dalle azioni dei beni di consumo? Le ragioni sono fondamentalmente 2. La prima riguarda la guerra Russia-Ucraina. L'aumento forsennato dei prezzi delle materie prime che ne è conseguito minaccia di intaccare i profitti dei produttori.
Secondo Min Chen, capo degli investimenti in Cina presso Somerset Capital Management, le aziende saranno meno in grado di trasferire ai clienti i costi di input più elevati, sia per quanto riguarda le merci che i materiali di imballaggio. Nongfu Sprint ha avvertito che il conflitto nell'Est Europa ha generato un aumento significativo del prezzo del materiale plastico, legato alle quotazioni del petrolio.
L'altra ragione deriva dal Covid-19. L'ondata di Omicron in Cina ha comportato le contromisure rigidissime da parte delle Autorità governative, impegnate nell'obiettivo di liberare il Paese anche da un solo contagio. La città di Shanghai è stata bloccata con la sospensione dei trasporti pubblici e l'ordine ai residenti di non uscire di casa. E anche Shenzen, città chiave dal punto di vista produttivo, ha dovuto subire un blocco totale.
Tutto questo giocoforza ha frenato la produzione con la chiusura delle fabbriche e la domanda di prodotti legati alla socializzazione e all'intrattenimento come ad esempio birra e altri alcolici. Quindi in definitiva vi potrà essere un calo notevole dei profitti aziendali, soprattutto se la lotta al debellamento del virus dovesse prolungarsi oltre i tempi previsti.
Azioni beni di consumo cinesi: il parere degli analisti
Si riprenderà il settore dei beni di consumo? William Yuen, direttore degli investimenti di Invesco a Hong Kong, è convinto che quando arriverà la ripresa sarà molto più veloce e forte di quanto la maggior parte delle persone si aspetti.
Anche Chen di Somerset Capitale si mantiene positivo sull'aumento dei consumi di massa, privilegiando le aziende che attraggono le nuove generazioni e che hanno un certo potere di determinazione dei prezzi.
A giudizio di BNP Paribas Asset Management invece gli investitori dovrebbero porre maggiore attenzione verso quelle aziende che offrono una qualità superiore nei loro prodotti, perché avranno una maggiore probabilità di far crescere la propria quota di mercato.