Dopo la debolezza che aveva contrassegnato le ultime sedute, quella odierna è al contrario all'insegna degli acquisti sui mercati azionari europei che si avviano a terminare la settimana in generale rialzo. In questo contesto non fa eccezione il Ftse Mib con le quotazioni che, portandosi in area 27.400 punti, si avvicinano alle prime resistenze poste sui 27.500 punti. Dal punto di vista grafico oltre questi livelli si avrebbe un segnale di forza, con allunghi in direzione dei 27.750-27.800 punti e a seguire i massimi degli ultimi 12 mesi in area 28.000 punti. Al contrario da monitorare saranno sempre i primi supporti posti sui 27.000 punti, sotto i quali si andrebbero a rivedere i minimi della scorsa ottava situati nei pressi dei 26.500 punti. Tra i titoli che a Milano non riescono a seguire la forza del nostro mercato troviamo Buzzi, nel giorno in cui l'azienda ha comunicato i dati del primo trimestre. Andiamo a leggerli nello specifico.
Buzzi: i dati finanziari del primo trimestre
Nella giornata odierna Buzzi ha comunicato i dati dei primi tre mesi dell'anno in corso, che sono stati caratterizzati da una minore quantità di vendite di cemento e calcestruzzo. Grazie però all'aumento dei prezzi la società ha visto i ricavi salire, rispetto allo stesso periodo del 2022, del 19,5% a 995 milioni di euro, con il nostro Paese che ha contribuito per 203,7 milioni di euro, +25% rispetto a 12 mesi fa. Nel periodo in corso la posizione finanziaria risulta positiva a 279 milioni, in discesa rispetto ai 288,2 milioni di fine 2022.
Nello specifico, l'area dell'Europa centrale ha visto un rallentamento delle vendite in scia sia al calo della domanda che al clima avverso, mentre l'Europa orientale rimane ancora penalizzata dal difficile contesto presente in Ucraina. Al contrario, ottime performance arrivano sia dal Messico che dal Brasile. Nel dettaglio a livello generale le vendite di cemento sono diminuite dell'8,8%, mentre quelle di calcestruzzo hanno visto un calo più marcato del 12,2%. Per quanto riguarda infine l'outlook sul 2023 la società ritiene di replicare anche nell'anno in corso il margine operativo di 892 milioni di euro che era stato raggiunto nel 2022. Andiamo ora a vedere come sta reagendo l'azione dopo questi numeri.
Azioni Buzzi: analisi tecnica e strategie operative
Con volumi abbastanza contenuti è una giornata in leggero calo quella odierna per il titolo Buzzi con i prezzi che, transitando in area 22,50 euro, si allontanano dai top di periodo posti sui 23,30 euro. Il movimento odierno non altera comunque il trend di fondo che rimane sempre confermato al rialzo ed eventuali ulteriori prese di beneficio che riportassero i prezzi fin verso i 21,90 euro verrebbero lette come potenziali occasioni di acquisto. Infatti la tenuta di questi livelli, dove transita l'indicatore daily del Supertrend, dovrebbero riportare gli acquisti con obiettivi il ritorno sui massimi di periodo in area 23,30 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenzali, aprirebbe le porte per un ulteriore apprezzamento dei corsi fin verso i massimi del 2021 situati sui 24,30 euro.
Al contrario una discesa delle quotazioni sotto i 21,90 euro farebbe proseguire le prese di beneficio, con un nuovo obiettivo ribassista posto sui 21-20,8 euro che rappresentano i minimi del marzo scorso. Nel caso in cui questi sostegni dovessero essere violati, si avrebbe un indebolimento del quadro grafico con l'azione che a quel punto potrebbe andare a testare i prossimi supporti situati sui 19,85-19,90 euro. Fondamentale diventerà non perdere queste aree supportivi per vedere aumentare le chance di nuovi ribassi in direzione dei 19 euro, dove transita la trendline di lungo periodo.
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