Domani si chiuderà ufficialmente il Periodo di Adesione per l’Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio promossa da Intesa Sanpaolo su UBI Banca. Stando agli ultimi dati di Borsa Italiana al 28 luglio 2020,
sono state portate in adesione un totale di 822.627.479 azioni, il 71,908% del totale dell’offerta.
Grazie ad una proposta che comprendeva 17 azioni Intesa e 5,70 euro cash per ogni 10 azioni UBI, la banca guidata da Carlo Messina è riuscita a superare la fatidica soglia del 66,67% del capitale di UBI Banca. In questo modo
Intesa Sanpaolo riuscirà ad avere il controllo dell’Assemblea Straordinaria di UBI Banca per procedere alla fusione e alla vendita di 532 sportelli dell’istituto bresciano-bergamasco a BPER (l’operazione necessita comunque del via libera dell’Antitrust).
OPAS Intesa: per gli azionisti UBI è conveniente accettare l’offerta
Sebbene le azioni UBI Banca acquistate tra oggi e domani non possano essere portate in adesione e non si possano quindi
sfruttare eventuali vantaggi da arbitraggio,
agli altri azionisti dell’istituto guidato da Victor Massiah conviene comunque accettare l’offerta di Intesa. Non solo per i
motivi evidenziati alcune settimane fa dagli analisti, ma anche perché
se dovesse venire superato il 90% del capitale di UBI Banca, Intesa Sanpaolo si troverebbe obbligata a lanciare per legge un’OPA residuale sulle restanti azioni non portate in adesione.
Le condizioni di quest’ultima operazione saranno peggiorative rispetto all’attuale OPAS. Secondo gli analisti di Equita SIM, gli azionisti che non avessero aderito all’offerta di Intesa otterrebbero in caso di offerta residuale ad avere condizioni peggiorative rispetto alle attuali.
In gioco vi sarebbe il premio di maggioranza, che non verrebbe riconosciuto,
e la componente cash che ha caratterizzato il rilancio decisivo per portare a termine con successo l'OPAS di Intesa su UBI Banca.
Visto il successo ormai sicuro dell'offerta di Intesa Sanpaolo, gli azionisti UBI Banca che non consegnassero i loro titoli si troverebbero esposti al rischio molto concreto di vedersi concambiati in azionisti Intesa Sanpaolo a condizioni meno vantaggiose rispetto al concambio di 17 azioni Intesa ogni 10 UBI. In tal senso
i due giorni aggiuntivi forniti da CONSOB potrebbero rappresentare una finestra temporale perfetta per non incorrere in questo rischio.