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Grazie ad un prestito federale il titolo di un'azienda storica statunitense ha preso il volo. Vediamo di chi si tratta e le prospettive grafiche
Volano le azioni Eastman Kodak a Wall Street. Dopo aver toccato un picco a 11,80 dollari (+350,38% rispetto alla chiusura di ieri) le quotazioni si stanno attestando intorno ai 9,63 dollari dell’apertura (+72,87%). A far esplodere gli acquisti sulla società in Borsa è stata un’esclusiva del Wall Street Journal, che ha riportato come Eastman Kodak abbia ottenuto un prestito federale da 765 milioni di dollari grazie al Defense Production Act.
L’azienda appartenente al settore chimico e attiva nella produzione di pellicole cinematografiche aiuterà ad accelerare la produzione interna di farmaci generici tra cui l’idrossiclorochina, medicinale ritenuto efficace nella cura del Coronavirus dal Presidente statunitense, Donald Trump. L’obiettivo è quello di diminuire la dipendenza degli USA da altri Paesi esteri, tra cui la Cina.
Il prestito, che dovrà essere rimborsato entro 25 anni, è erogato dall’U.S. International Development Finance Corporation, un’istituzione governativa che agisce come una banca, ed è il primo del suo tipo sotto il Defense Production Act attuato dall’Amministrazione Trump per velocizzare la produzione di strumenti utili alla lotta al Coronavirus. Grazie alla sovvenzione, l’azienda riuscirà a creare 300 posti di lavoro a Rochester, nello Stato di New York, e altri 30-50 in Minnesota.
Eastman Kodak: alcuni cenni storici
Eastman Kodak è un’azienda fondata a Rochester nel 1888 da George Eastman. La società ha fatto la sua fortuna con le fotocamere: già nel 1975 inventò la fotocamera digitale utilizzando un sistema usato anche nei giorni nostri (anche se decise di non produrla).
Nel periodo più florido della sua storia, Kodak era un colosso da 145.000 dipendenti in tutto il mondo. Con circa 7 miliardi di dollari di debiti, nel 2012 la società ha dichiarato bancarotta (attivando il Chapter 11), dismettendo la produzione di pellicole per le macchine fotografiche e concentrandosi sulle stampanti. Il 3 settembre 2013 Kodak ha annunciato di essere uscita dalla procedura di fallimento grazie alla vendita delle proprietà intellettuali.
Nel 2018 l’azienda ha lanciato KODAKOne, piattaforma pensata per i fotografi dove gli scambi finanziari finanziari avvengono tramite la criptovaluta KODAKcoin.
Eastman Kodak: l’analisi tecnica
Dal grafico settimanale si evidenzia come le azioni Kodak abbiano migliorato notevolmente la loro struttura grafica proprio grazie agli ultimi rialzi. Le quotazioni sono riuscite a violare il livello orizzontale a 4,775 dollari, espresso dai minimi del 26 febbraio 2018, passando poi per il breakout della linea di tendenza ottenuta collegando i top della seconda ottava di dicembre 2018 a quelli di gennaio 2018.
Il quadro grafico migliorerebbe ulteriormente con un ritorno al di sopra dei 12 dollari, resistenza lasciata in eredità dai top della terza ottava di gennaio 2018.
Eastman Kodak: le strategie operative
Dopo un rialzo delle azioni Kodak così importante, non è facile trovare una strategia operativa adatta nel breve termine, specie considerando l’elevata volatilità dei prezzi. Nel medio periodo, le rotture evidenziate nell’analisi potrebbero aver invertito la polarizzazione delle quotazioni, che potrebbero quindi tornare ad avere un orientamento ascendente. In tal senso, un riassorbimento dei corsi verso i 5 dollari, corrispondente al re-test delle ex resistenze potrebbe essere sfruttato per valutare una strategia di natura rialzista di medio-lungo termine, con stop loss localizzato a 2 dollari e obiettivo a 12 dollari.