Le più grandi aziende internazionali del petrolio e del gas questo mese devono affrontare un problema molto serio nelle Assemblee generali, ossia quello degli azionisti recalcitranti che fanno
pressione sulle società affinché adottino una serie di risoluzioni sul clima. Gli investitori spingono perché le Big Oil fissino obiettivi dichiarati a breve e medio termine sulle emissioni in linea con gli
accordi di Parigi del 2015. Al momento nessuna tra le major è sintonizzata con il target di ridurre il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius sopra i livelli preindustriali.
Particolarmente incalzante è il gruppo olandese Follow This, investitore attivista in diverse compagnie petrolifere, che presenterà una serie di risoluzioni sul clima questo mese, oltre quelle che ha già presentato nelle riunioni societarie già eseguite. Lo scopo è quello di invitare gli azionisti a costringere le società di cui fanno parte ad allinearsi agli accordi di Parigi.
Cambiamento climatico: le resistenze delle Big Oil
Follow This tuttavia sta riscontrando ancora parecchie resistenze. Martedì 10 maggio gli azionisti di ConocoPhillips hanno votato contro la mozione di includere le emissioni dei suoi clienti negli obiettivi di riduzione di gas serra. Il sostegno nei confronti del gruppo attivista è stato del 39%, quindi la proposta è stata bocciata.
Tuttavia, si è trattato del voto più alto per una tematica di questo tipo, il che denota come gli investitori siano sempre più impazienti di fronte al rifiuto di molte grandi imprese energetiche di ridurre le emissioni. Il Consiglio di Amministrazione dell'azienda aveva spinto gli azionisti a votare contro in quanto la proposta avrebbe danneggiato l'attività e gli interessi degli azionisti stessi nei rendimenti a lungo termine.
La scorsa settimana invece la bocciatura è arrivata da Occidental Petroleum sull'iniziativa di Follow This di estendere gli attuali obiettivi di riduzione di CO2 dell'azienda petrolifera. Per le prossime riunioni si attende battaglia. British Petroleum terrà l'Assemblea generale oggi e ha già consigliato agli investitori di votare contro le proposte di Follow This, affermando che queste non sono chiare, oltre a essere generiche e a creare confusione riguardo le responsabilità del CdA e degli azionisti. Tra l'altro, la società afferma che ciò minaccia la creazione di valore nel lungo termine.
Shell terrà il suo incontro con gli azionisti il 24 maggio e, come BP, ha raccomandato agli azionisti di mettersi di traverso alla risoluzione del gruppo olandese, descritta come irrealistica. A conti fatti, però, non si può dire che nel tempo non siano stati fatti passi avanti, dal momento che il sostegno alle proposte di Follow This nel caso di Shell sono passate dal 2,7% nel 2016 a oltre il 30% nel 2021. Inoltre, il codice di corporate governance britannico impone che, ogni volta che i voti degli azionisti superano il 20%, la società deva discutere con gli investitori in merito alle loro richieste.
TotalEnergies si riunirà il 25 maggio, ma ha già deciso di non includere la risoluzione sul clima come argomento di discussione nell'Assemblea generale in quanto violerebbe la normativa francese. L'Amministratore Delegato di Follow This, Mark van Baal, si è detto comunque ottimista, dichiarando di aspettarsi una crescita e sperando in una maggioranza, necessaria per apportare davvero un cambiamento. Tuttavia, il CEO sostiene che dallo scorso anno sono successe molte cose, con gli investitori apparsi sempre più preoccupati.