Dopo le vendite di ieri, in scia al declassamento del rating USA da parte di Fitch, i futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità anticipano un inizio di seduta all'insegna delle cautela sui principali mercati azionari europei. Con il focus odierno rivolto ai dati macroeconomici provenienti sia dall'Europea che da oltreoceano, il Ftse Mib dovrebbe aprire le contrattazioni vicino alla soglia dei 29.00 punti. Sopra questi livelli è possibile una riprese del trend rialzista in direzione dei 29.250-29.300 punti e a seguire i 29.500-29.600 punti. Al ribasso segnali di debolezza si avrebbero solo con una discesa delle quotazioni sotto gli ex massimi annuali situati in area 28.000 punti.
Tra i temi da seguire oggi a Milano troviamo il Banco BPM, che nella serata di ieri ha pubblicato i conti dei primi sei mesi dell'anno in corso. Andiamo a leggerli nello specifico.
Banco BPM: utile netto primo semestre a 624 milioni di euro
In uno scenario macroeconomico più rassicurante sul fronte della crescita rispetto alle previsioni formulate nell’ultima parte del 2022, anche se rimangono elementi di incertezza, l'istituto milanese chiude i primi sei mesi dell'anno con un utile netto a 624 milioni di euro, risultando in rialzo del 77% rispetto al 2022. Nel solo secondo trimestre l'utile si è attestato a 359,1 milioni di euro, in rialzo di oltre il 35% rispetto al periodo aprile-giugno 2022. Nel semestre in corso il margine di interesse evidenzia un’ottima performance e raggiunge il livello più alto mai registrato a 1,553 miliardi di euro, registrando una crescita del 49,4% rispetto allo stesso periodo del 2022 e del 9,0% rispetto al primo trimestre di quest'anno. In rialzo è anche il risultato della gestione operativa che passa dagli 1,01 miliardi di euro agli attuali 1,3 miliardi di euro, registrando un incremento del 28,2%. Questo nel secondo trimestre vede invece un aumento del 13,4% a 692 milioni di euro.
Nei primi sei mesi dell'anno in corso scendono di quasi il 2% le commissioni che si attestano a 948,2 milioni di euro, mentre in rialzo dell'1,4% risultano gli oneri operativi a 1,274 miliardi di euro. Per quanto riguarda i crediti deteriorati, la strategia di derisking messa in campo dal Gruppo ha consentito di raggiungere un’ulteriore contrazione degli NPL, la cui incidenza sul totale dei crediti lordi si è ridotta al 3,8% rispetto al 4,8% che si era avuto nel primo trimestre dello scorso anno.
Per quanto riguarda il costo del credito, in riduzione a 48 pb annualizzati rispetto a 62 pb che si erano avuti alla fine del 2022, questo rappresenta il livello più basso registrato dall'istituto guidato da Giuseppe Castagna, pur garantendo significativi livelli di copertura dei crediti deteriorati pari a oltre il 50%. In questo contesto si conferma molto solida la posizione patrimoniale che vede un CET1 Ratio al 14,8%, in aumento rispetto al 12,8% di fine 2022, mentre Il cost income ratio del trimestre è pari al 49,5%, inferiore rispetto al 55,3% del primo semestre 2022.
Grazie a questi risultati la banca migliora l'utile netto per l'anno in corso con un Eps a 80 centesimi di euro rispetto ai precedenti 0,75 euro ed in ulteriore rafforzamento per il 2024 a 0,9 euro, superando in questo modo i target presenti all'interno del Piano Strategico, che sarà oggetto di un nuovo aggiornamento nel quarto trimestre di quest'anno.
Azioni Banco BPM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come riparte il titolo dopo la seduta di ieri. E' stata una seduta all'insegna delle prese di beneficio quella di ieri per il titolo Banco Bpm, con le quotazioni che si allontano dai top di periodo chiudendo in area 4,43 euro. Nel breve periodo è possibile che questa fase correttiva possa proseguire fin verso gli ex massimi del 2023 situati nei pressi dei 4,35 euro. Fondamentale sarà la tenuta di questi livelli per riprendere il trend primario ascendente, che avrebbe un primo obiettivo situato sui 4,50 euro e successivamente i massimi annuali posti sui 4,60 euro. Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere superate, si avrebbe un rafforzamento della struttura grafica il quale aprirebbe la strada ad ulteriori apprezzamenti dei corsi in direzione dei 4,70-4,75 euro e seguire la soglia dei 5 euro, livelli che il titolo non vede dal lontano 2016.
Al contrario una discesa delle quotazioni sotto i 4,35 euro, dovrebbe far proseguire le prese di beneficio in direzione dei 4,20-4,15 euro, dove abbiamo la media mobile a 50 giorni, e a seguire la soglia psicologica dei 4 euro. Dal punto di vista operativo la rottura di quest'ultimi supporti, dove transita la trendline ascendente che parte dai minimi dello scorso mese di marzo, andrebbe a rafforzare il movimento correttivo con possibili nuove discese prima verso i 3,85-3,80 euro ed in seguito i 3,60 euro. Nel caso in cui si realizzasse questa view fondamentale sarebbe la tenuta di tali sostegni, nelle cui vicinanze troviamo la trendline rialzista che parte dai minimi del luglio 2022, per evitare un pericoloso indebolimento dell'azione con prossimi target ribassisti situati sui minimi dello scorso mese di marzo in area 3,30 euro.
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