Il downgrade di Fitch sul rating USA impatta sui futures del Vecchio Continente che, impostati in terreno negativo, anticipano un inizio di giornata all'insegna della vendite sui principali mercati azionari dell'area euro. Con il focus odierno rivolto anche ai dati occupazionali a stelle e strisce, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni in area 29.150 punti, allontanandosi in questo modo dai massimi degli ultimi 15 anni toccati ad inizio di questa ottava.
Dal punto di vista operativo è possibile che la fase correttiva possa proseguire in direzione dei 29.000 punti e a seguire i 28.800-28.750 punti, senza per questo cambiare il trend che rimane sempre impostato al rialzo. Sarà solo con una discesa dei prezzi sotto i 28.000 punti che si avrebbe un segnale di debolezza. Tra i temi da seguire a Milano troviamo Iveco che poco fa ha comunicato i dati del secondo trimestre. Andiamo a leggerli nello specifico.
Azioni Iveco: nel secondo trimestre ricavi in aumento del 24%
Anche nel secondo trimestre dell'anno in corso Iveco prosegue il suo percorso di crescita con risultati in deciso aumento su tutti i segmenti. Nello specifico nel periodo aprile-giugno 2023 i ricavi sono in salita del 24% a 4,2 miliardi di euro.
In rialzo è anche l'Ebtida adjusted che si porta dai 183 milioni di euro dello stesso periodo del 2022 agli attuali 301 milioni di euro, con un margine in salita di 370 pb al 7,2%. Nel dettaglio l'Ebitda adjusted delle attività industriali si è attestato a 266 milioni di euro e si confronta con i 91 milioni di euro del 2022.
In questo contesto, l'utile netto adjusted passa dai 60 milioni di euro agli attuali 156 milioni di euro, con un utile per azione che aumenta dagli 0,2 euro agli 0,57 euro. Con una liquidità netta delle attività industriali a 1,166 miliardi di euro, il Free Cash Flow passa dai -107 milioni di euro agli attuali 131 milioni di euro.
Nel corso dei primi sei mesi in ricavi passano da 6,42 miliardi di euro del 2022 ai 7,58 miliardi di euro, l'Ebit da 134 milioni di euro agli attuali 402 milioni di euro ed un utile prima delle imposte a 245 milioni di euro rispetto ai 72 milioni di euro dello stesso periodo del 2022.
Grazie a questi numeri, all'ottimo portafoglio ordini e in assenza di segnali negativi, l'azienda ha alzato la guidance per quanto riguarda il 2023. Questa dovrebbe vedere un Ebitda adjusted che passa dai 600-640 milioni di euro agli attuali 750-800 milioni di euro, con i ricavi della attivitià industriali in aumento dell'8% rispetto al precedente 5%.
Per quanto riguarda l'Ebit adjusted delle attività industriali dovrebbe registrare una crescita tra i 650-710 milioni di euro rispetto ai precedenti 510-550 milioni di euro. Vengono confermati in crescita del 15% gli investimenti nelle attività industriali, mentre la liquidità netta di quest'ultima dovrebbe attestarsi vicino ai 2 miliardi di euro. Andiamo ora a vedere come potrebbe muoversi il titolo nella seduta odierna.
Azioni Iveco: analisi tecnica e strategie operative
E' stata una seduta all'insegna degli acquisti quella di ieri per il titolo Iveco, la quarta consecutiva, con i prezzi che hanno confermato il breakout delle resistenze poste in area 8,5 euro. Con una struttura grafica in deciso miglioramento e grazie ai vari indicatori di forza impostati al rialzo, le attese a questo punto sono per una continuazione degli acquisti in direzione del 9 euro e successivamente verso i 9,25-9,30 euro.
Nel caso in cui quest'ultime aree dovessero essere superate, aumenterebbero le chance per l'azione di andare a mettere sotto pressione i massimi dell'anno in corso posti sui 9,60-9,70 euro. In questo contesto eventuali prese di beneficio che riportassero i corsi in direzione degli 8 euro potrebbero rappresentare delle occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita di quest'ultimi sostegni, dove troviamo anche l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero almeno nel breve termine indebolire il movimento rialzista con primi obiettivi ribassisti posti sui 7,70 euro e successivamente i 7,50-7,45 euro, dove transita sia la media mobile di lungo periodo che la trendline ascendente che parte dai minimi di ottobre 2022.
Nel caso in cui ci fosse la violazione di questi livelli si avrebbe un indebolimento della struttura grafica con possibili ulteriori ribassi prima verso la soglia dei 7 euro ed in seguito in direzione degli ex massimi dello scorso mese di dicembre in area 6,5 euro.
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