Banche italiane sotto la lente degli analisti dopo i conti 2020 e in vista dei risultati del primo trimestre 2021. “Forte gestione delle risorse in mezzo alla pressione sui ricavi”, così ha commentato la banca d’affari Goldman Sachs, sintetizzando i conti del quarto trimestre 2020 delle degli istituti di credito della Penisola. Vediamo insieme cosa emerge dal report del colosso finanziario newyorkese.
Goldman Sachs: il punto sulle banche italiane
Rispetto allo scorso anno il quarto trimestre 2020 ha mostrato sollievo sul net interest margin grazie ai vantaggi del TLTRO mentre sono aumentati i prestiti per tutte le banche, eccetto che per UniCredit, ha sottolineato Goldman Sachs.
Le commissioni sono diminuite, ma è continuato il forte controllo dei costi. A parità di perimetro, il net interest income aggregato è diminuito del 4,5% a/a, con quello di Intesa Sanpaolo e Banco BPM in crescita, viceversa quello di MPS, BPER Banca e UniCredit è sceso.
Le commissioni sono diminuite del 3,2% rispetto al 2019, una contrazione che ha riguardato la maggior parte delle banche. Le spese operative hanno continuato a diminuire su base annua del 3% a livello aggregato. Inoltre, come nei trimestri precedenti, e nonostante le restrizioni sulla mobilità messe in atto da marzo 2020, anche il ratio NPE lordo ha continuato a diminuire al 4,9% (-35% da inizio anno) grazie alle ulteriori cessioni "jumbo" in particolare nel caso di Intesa Sanpaolo.
Il costo del rischio dell'intero sistema è aumentato del 50% circa anno su anno, ma è stato migliore delle attese secondo la banca di investimento. I coefficienti patrimoniali Cet1 sono aumentati di circa 30 pb su base trimestrale e di 120 pb nel 2020. Nel complesso, quindi, la guidance 2020 delle banche italiane è stata raggiunta.
Goldman Sachs, che aveva aspettative più conservative, ha quindi apportato solo piccole modifiche alle sue stime dei ricavi, abbassando leggermente le previsioni sugli accantonamenti per perdite su crediti, a livelli che portano a un piccolo aumento degli utili prima delle imposte. "Le nostre stime degli accantonamenti per perdite su crediti di quest'anno implicano una riduzione del 20% su base annua", ha indicato il colosso dell’alta finanza.
Goldman Sachs consiglia l'acquisto di UniCredit e alza il target price da 10,7 a 12,3 euro. Altro buy su Intesa Sanpaolo con target price a 2,65 dai 2,40 euro precedenti. Per BPER Banca il target price rimane invariato a 2,50 euro, mentre viene confermato un rating neutral su Banco BPM (con target price rivisto da 1,95 a 2,15 euro) e MPS (target price aggiornato da 1,35 a 1,40 euro).
Goldman Sachs punta su UniCredit e Intesa Sanpaolo
La banca d’affari USA ha abbassato le stime sui ricavi core sia commissioni sia net interest income su UniCredit, mitigato da costi leggermente più bassi nel 2021-22 e minori accantonamenti per perdite su crediti nel 2021-24. Di conseguenza, la stima di utile per azione aumenta del 4% nel 2021, ma diminuisce del 3% a livello aggregato per il 2022-24.
Goldman Sachs ha anche introdotto l'EPS 2025 visto a 2,20 euro. In base alle nuove stime, il prezzo obiettivo di UniCredit sale a 12,30 euro, il che implica un potenziale upside del 48%. Un target price che incorpora un valore fondamentale basato su Rote/Coe di 11,75 euro, ponderato all'85%, e un valore M&A di 15,10 euro per azione, ponderato al 15%.
Per quanto riguarda Intesa Sanpaolo, Goldman Sachs ha aumentato le previsioni di EPS 2021-24 in media del 4%, incorporando ricavi core più elevati, costi operativi più bassi nel 2022-24 e accantonamenti per perdite su crediti leggermente inferiori nel 2021-23.
Introdotto anche in questo caso l'EPS 2025, stimato a 0,34 euro. Al contempo ha aumentato la stima sul dividendo con un payout ratio visto all'80%, livello superiore a quello della guidance del management di Intesa Sanpaolo. Il prezzo obiettivo sul titolo sale a 2,65 euro, un upside del 26%.
"Manteniamo un rating buy su Unicredit: trattando ad appena 0,3 volte il book value tangibile 2020, il capitale in eccesso di UniCredit rappresenta i 2/3 della sua capitalizzazione di mercato (18,2 miliardi di euro). Manteniamo il rating buy anche su Intesa Sanpaolo, viste le interessanti prospettive a livello di rendimento del capitale", si legge sul report della banca d’affari.