In una giornata che vede il ritorno di importanti dati macroeconomici, i nuovi record di Wall Street fanno da traino alle Borse europee, con i futures del Vecchio Continente che anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti per i mercati europei.
Con il focus che rimane sempre rivolto alle prossime decisioni che verranno prese dalla nuova amministrazione Trump, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 36.200-36.250 punti. Dal punto di vista operativo le attese sono per una prosecuzione del movimento ascendente in direzione delle prossime resistenze poste in area 36.500-36.550 punti. Al contrario al ribasso segnali di debolezza si avrebbero con la violazione dei minimi di questa settimana situati in area 35.750-35.800 punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo Banca MPS, con l'istituto senese che in queste ore ha lanciato un'offerta pubblica di scambio su Mediobanca. Andiamo a scoprire i dettagli.
Banca MPS: OPS da 13,3 miliardi di euro su Mediobanca
In queste ore a sorpresa e in maniera clamorosa Banca MPS va all'assalto di Mediobanca, con un'offerta pubblica di scambio a 15,992 euro per azione, valorizzando l'istituto di Piazzetta Cuccia 13,3 miliardi di euro. Il valore offerto dalla banca senese incorpora un premio di poco superiore al 5% rispetto alla chiusura di ieri di Mediobanca.
Il concambio è fissato a 2,300 azioni di nuova emissione di MPS per ogni azione esistente di Mediobanca. L'operazione che dovrebbe essere completata entro il terzo trimestre dell'anno in corso, porterebbe al delisting di Mediobanca. Il prossimo 17 aprile è in programma l'assemblea di Banca MPS che deciderà sull'aumento di capitale a servizio dell'OPS.
L'obiettivo da parte della banca guidata da Luigi Lovaglio è quello di creare un campione nazionale nel settore bancario, posizionandosi al terzo posto nei settori chiave, come in quello di Wealth Management e dei finanziamenti, grazie alla complementarità dei vari prodotti e servizi offerti che sono caratterizzati da un business diversificato e resiliente. Ricordiamo che con l'acquisizione di Mediobanca, Banca MPS si ritroverebbe con il 13,3% di Generali che è in mano all'istituto guidato da Alberto Nagel.
Nel caso in cui l'acquisizione dovesse andare in porto, questa non solo dovrebbe ad accelerare l'attuazione del Piano industriale 2024-2028 di Banca MPS ma anche a creare valore per tutti gli azionisti. Quest'ultimi dovrebbero beneficiare di una maggiore redditività dei due istituti che si rifletterebbe in un dividend pay-out fino al 100% dell'utile netto, mantenendo allo stesso tempo un solidità patrimoniale.
Grazie alle sinergie in arrivo, Banca MPS si attende un RoTE proforma vicino al 14%, un CET1 ratio pro-forma al 16%, un'accelerazione dell'utilizzo delle DTA, le imposte differite attive, nell'ordine dei 2,9 miliardi di euro e infine quasi 700 milioni di sinergie ante imposte all'anno. Le sinergie saranno realizzare aumentando non solo l'offerta di prodotti e servizi ma anche rafforzando le varie competenze nelle diverse aree di business, come quelle di credito al consumo e mutui ipotecari.
Azioni Banca MPS: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali saranno le attese sulle azioni Banca MPS per le prossime giornate. Dopo la debolezza delle passate sedute, quella di ieri è stata una giornata all'insegna degli acquisti per il titolo Banca MPS con le quotazioni che hanno chiuso in area 6,974 euro. Con un'impostazione di fondo che rimane confermata al rialzo, i superamento dei 7 euro dovrebbe spingere i prezzi verso i massimi di periodo posti nei pressi dei 7,15-7,20 euro.
L'eventuale superamento di queste aree resistenziali andrebbe a rafforzare la struttura grafica di fondo, con prossimi obiettivi i 7,50 euro e a seguire i 7,70-7,75 euro, che rappresentano i top degli ultimi 28 mesi. In questo contesto eventuali prese di beneficio in direzione dei 6,5-6,6 euro, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
Al contrario la violazione di tali supporti dovrebbe aprire la strada ad una fase correttiva più marcata, che potrebbe essere sfruttata per delle operazioni short. In questo caso un primo target al ribasso sarebbe situato sui 6,25 euro e successivamente la soglia dei 6 euro. Nel caso in cui anche questi ultimi livelli non riuscissero ad arrestare la spinta ribassista, si avrebbe una continuazione delle vendite prima in direzione dei 5,75 euro ed in seguito verso i 5,646 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 14 novembre.
DISCLAIMER
Investire.biz non offre servizi finanziari, regolamentati o di investimento. Le informazioni presenti sul sito non devono essere considerate consigli di investimento personalizzati e sono disseminate sul sito e accessibili al pubblico in generale. Tutti i link e i banner sui siti web della società puntano verso società finanziarie, fornitori di servizi di investimento o banche regolamentate in Europa. Si prega di leggere Dichiarazione di non responsabilità, Informativa sui rischi, Informativa sul trattamento dei dati personali e Termini e condizioni prima di utilizzare questo sito Web. Qui è invece possibile trovare le informazioni sul produttore dell'analisi.