La crisi politica francese con la caduta del governo Bayrou impatta negativamente sui mercati azionari europei. Nonostante i nuovi record registrati ieri dal Nasdaq, gli indici di Borsa del Vecchio Continente inaugurano la seconda seduta della settimana in territorio negativo.
In questo contesto il FTSE Mib si avvicina ai 41.500 punti, sotto i quali si dovrebbe avere una prosecuzione delle vendite prima in direzione dei 41.300-41.250 punti e successivamente la soglia dei 41 mila punti. Al contrario per avere un segnale di ripresa del trend primario ascendente, i prezzi dovrebbero tornare oltre l'area dei 42 mila punti.
Tra le azioni da seguire nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo Banca MPS, dopo che l'OPS su Mediobanca si è chiusa ogni oltre aspettativa. Andiamo a scoprire i numeri raggiunti.
Banca MPS: adesioni OPS a Mediobanca al 62,3%
Con oltre 134 milioni di azioni consegnate nella giornata di ieri, l'Offerta pubblica di scambio lanciata da Banca MPS su Mediobanca si è conclusa con adesioni pari al 62,3% del capitale. Il risultato ottenuto è ampiamente di sopra del 50% +1 azione, che molti consideravano l'obiettivo principale da raggiungere.
A questo punto la banca guidata da Luigi Lovaglio avrà la possibilità non solo di nominare la maggioranza del board e prendere decisioni strategiche, ma anche usufruire dei benefici fiscali della DTA, i crediti fiscali differiti che avranno un impatto diretto e positivo sul bilancio consolidato del gruppo.
Senza dubbio decisivo per il risultato è stato il rilancio in contanti da 0,9 euro per azione, per un valore complessivo vicino ai 750 milioni di euro, comunicato lo scorso 2 settembre. A quella data le adesioni erano leggermente sotto la soglia dei 30%.
Adesso, con la riapertura dei termini fissata dal 16 al 22 settembre, Rocca Salimbeni punta a superare la famosa soglia del 66,7% del capitale, la quale metterebbe Siena non solo nelle condizioni di poter integrare le due banche ma anche di sfruttare i 700 milioni di euro di sinergie stimati.
Il risultato ottenuto dalla banca senese potrebbe ora spingere il numero uno di Mediobanca, Alberto Nagel, a fare un passo indietro insieme all'intero Consiglio di amministrazione. Secondo alcuni rumors le dimissioni potrebbero arrivare il prossimo 18 settembre, quando si riunirà il Cda. Per vedere invece il nuovo board di Mediobanca dovremmo aspettare il prossimo 28 ottobre, quando l'assemblea di Mediobanca sarà chiamata ad approvare il bilancio.
Azioni Banca MPS: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono gli impatti sulle azioni Banca MPS nel breve periodo. Il mini rimbalzo delle ultime due giornate non ha migliorato il quadro grafico di breve periodo presente sul titolo Banca MPS, con i prezzi che rimangono vicini ai prossimi supporti situati nei pressi dei 7,20-7,15 euro.
Dal punto di vista operativo la perdita di questi livelli dovrebbe far proseguire la fase correttiva, innescatasi lo scorso 25 agosto dai massimi di periodo in area 8,5 euro, verso i prossimi obiettivi posti sulla soglia dei 7 euro, dove transita la media mobile di lungo periodo.
Nel caso in cui anche tali sostegni dovessero essere violati, si avrebbe un indebolimento della struttura grafica di medio periodo, con prossimi target i minimi toccati nello scorso mese di giugno in area 6,75 euro.
Al contrario il ritorno delle quotazioni sopra i 7,5 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, dovrebbe porre le basi per un recupero delle azioni. In questo caso il primo obiettivo sarebbe posto sugli 8 euro, dove transita l'indicatore daily del Supertrend, e a seguire gli 8,15 euro. Il superamento di tali aree farebbe proseguire gli acquisti verso gli 8,25-8,30 euro e in seguito in direzione dei massimi di periodo in area 8,5 euro-8,55 euro.
Nel caso in cui le azioni riuscissero a lasciarsi alle spalle queste resistenze, si avrebbe un rafforzamento della struttura grafica, con prossimi target i 9 euro, che rappresentano i top degli ultimi 3 anni.
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