I timori di Banche centrali aggressive in tema di tassi di interesse continuano ad influenzare i principali mercati azionari, che aprono la nuova settimana all'insegna delle vendite. In questo rinnovato clima di risk-off il nostro FTSE Mib si porta in direzione dei 23.000 punti che, in caso di mancata tenuta, potrebbe spingere le quotazioni verso i 22.750-22700 punti e successivamente 22.500 punti. Tra i titoli che a Piazza Affari fanno peggio del mercato troviamo Banca Generali, nel giorno in cui sono stati comunicati i dati riguardanti la raccolta netta di aprile. Andiamo a vederli nello specifico.
Banca Generali: ad aprile raccolta netta di 457 miloni di euro
Nonostante l'incertezza del contesto economico-finanziario, Banca Generali prosegue la sua crescita ad aprile, anche se in rallentamento rispetto a quanto registrato 12 mesi prima. Nello specifico la raccolta netta totale nel mese appena passato è stata di 457 milioni di euro rispetto ai 788 milioni dello stesso mese del 2021, portando il totale da inizio anno ad oltre 1,9 miliardi di euro, che si confrontano con i 2,45 milardi dei primi 4 mesi del 2021.
Positivo il contributo proveniente dal risparmio gestito che ha visto una raccolta di 258 milioni di euro, mentre il risparmio amministrato si è attestato a 198 milioni di euro. Andiamo ora a vedere l'impostazione grafica del titolo.
Azioni Banca Generali: analisi tecnica e strategie operative
Il trend ribassista partito sul titolo Banca Generali dai massimi di novembre 2021 in area 43,50 euro non si è ancora arrestato ed il recupero a cui abbiamo assistito a marzo si è dimostrato un normale rimbalzo tecnico. Nel breve periodo la conferma sotto i 30,5 euro dovrebbe far proseguire la tendenza in atto in direzione dei 28,70-28,60 euro e, a seguire, su un test sui minimi del 7 marzo situati nei pressi dei 25,50 euro. Fondamentale nel caso sarà la tenuta di questi sostegni, onde evitare un ritorno sui minimi dell'ottobre 2020 in area 23,60-23,70 euro.
Al contrario, i primi segnali di positività si avrebbero con il ritorno dell'azione oltre i 32,60-32,70 euro, aprendo in questo modo la strada ad ulteriori allunghi verso i 34,50-34,60 euro, che rappresentano i massimi raggiunti dal titolo con il rimbalzo di marzo. Solo nel caso in cui anche queste resistenze dovessero essere superate, si avrebbe un miglioramento del quadro grafico con un estensione degli acquisti in direzione dei 37 euro.
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