Nel giorno in cui l'inflazione nell'area euro scende come da attese al 5,3% ed il deflatore Pce core americano si attesta al 4,2%, sugli stessi livelli del mese di giugno, i principali mercati azionari del Vecchio Continente chiudono le contrattazioni in generale rialzo.
In questo contesto fa eccezione il FTSE Mib che termina le contrattazioni sotto i 28.900 punti. Il movimento odierno allontana i prezzi dall'importante soglia dei 29.000 punti, livelli che se lasciati alle porte farebbero proseguire il recupero verso i 29.250-29.300 punti e a seguire i 29.700 punti, che rappresentano i massimi degli ultimi 15 anni. Al contrario segnali di debolezza si materializzerebbero con una discesa sotto i 28.000 punti e primi obiettivi i minimi degli ultimi due mesi in area 27.500 punti.
Tra i titoli che a Milano hanno fatto registrare una buona performance troviamo Webuild, in scia a delle buone notizie in arrivo dall'Australia. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Webuild: rivisto al rialzo in contratto Snowy 2.0
Prima dell'apertura dei mercati Snowy Hydro, l'appaltatore del progetto Snowy 2.0, il più grande progetto australiano nel settore idroelettrico che vede Webuild in pole position dopo l'acquisizione di Clough, ha annunciato una revisione del contratto. Questo nello specifico dovrebbe vedere il passaggio ad un modello contrattuale con costi e target incentivatil la liquidazione di tutti i claims avanzati fino ad oggi da Webuild ma in particolar modo un incremento del budget che passa dai precedenti 5,9 miliardi di dollari australiani agli attuali 12 miliardi di dollari australiani. Nel dettaglio la commessa che prevede la costruzione di impianti idroelettrici, con una potenza aumentata del 10% a 2.200 MW nel contesto dello Snowy Mountains Hydro-electric Scheme, dovrebbe entrare in funzione alle fine del 2028.
La notizie di queste ore sono senza dubbio positive per la società italiana, in quanto non solo mette in un angolo il rischio che era stato percepito negli ultimi mesi su uno dei più importanti contratti presenti nel proprio portafoglio, ma soprattutto aumenta il blacklog di oltre i 4 miliardi di euro.
Azioni Webuild: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è mossa l'azione nella seduta odierna a Piazza Affari. Con volumi 5 volte la media giornaliera mensile quella odierna è stata una seduta all'insegna degli acquisti per il titolo Webuild, con le quotazioni che hanno terminato ne pressi degli 1,88 euro, i quali rappresentano i massimi dello scorso mese di luglio. Il movimento odierno è senza dubbio importante in quanto ha spinto i prezzi a superare al rialzo la tendline discendente che parte dai massimi del 2023 toccati lo scorso mese di marzo e che congiunge i top di maggio e luglio.
Nel breve termine il superamento degli 1,88 euro dovrebbe far proseguire il recupero prima verso gli 1,92 euro ed in seguito a testare la soglia psicologica dei 2 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di quest'ultime aree, aprirebbe le porte per ulteriori allunghi fin verso i massimi del 2023 situati sui 2,125-2,13 euro.
Al contrario un ritorno dei prezzi sotto gli 1,75 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, tornerebbe ad indebolire la struttura grafica del titolo con possibili ritorni verso i minimi degli ultimi mesi in area 1,65 euro. Nel caso in cui l'azione dovesse violare tali supporti, si avrebbe una riattivazione di quel trend ribassista partito dai massimi dello scorso mese di aprile e che avrebbe come primo obiettivo i minimi di marzo posti sugli 1,58-1,57 euro e successivamente gli 1,50 euro. Segnaliamo che questi supporti rimangono l'ultimo baluardo per evitare all'azione un test sul bottom del 2023 in area 1,375 euro.
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