È finito il grande rally a Wall Street? È una domanda che si stanno ponendo in molti osservando le sottoperformance quest'anno delle azioni americane rispetto a quelle europee e cinesi. L'impeto rialzista guidato dalle Big Tech degli anni scorsi alla Borsa di New York sembra essersi spento, con gli investitori preoccupati da questioni di natura economica e geopolitica.
L'entusiasmo iniziale per la vittoria di
Donald Trump alle elezioni presidenziali di novembre scorso ha ceduto il posto al timore che le politiche dell'inquilino alla Casa Bianca finiscano per
peggiorare l'economia statunitense e le relazioni internazionali degli Stati Uniti. Il tycoon continua a minacciare dazi. Ora ha preso di mira l'Europa, che a sua volta ha promesso misure di rappresaglia. Tra le due sponde dell'Atlantico sembra si è arrivati ai ferri corti anche per la questione della guerra in Ucraina.
Le divergenze su come approcciarsi al Paese invaso dalla Russia sono nette e un'eventuale fine forzata del conflitto potrebbe paradossalmente aprire la strada ad altre problematiche. Il clima di tensione non aiuta certamente i mercati, che preferiscono allontanarsi dalle azioni USA dirigendosi verso le Borse rimaste indietro negli anni passati.
A pesare sull'andamento negativo recente di Wall Street è anche il tema dell'intelligenza artificiale. La startup cinese DeepSeek ha scombussolato il settore con i suoi modelli low-cost e gli investitori temono che le enormi spese in conto capitale delle Big Tech statunitensi finiscano per essere improduttive.
L'ultima trimestrale di Nvidia - barometro del posizionamento delle grandi aziende sull'intelligenza artificiale - riporta una situazione non preoccupante. Tuttavia, bisognerà attendere i prossimi trimestri per capire se gli investimenti sull'AI (Artificial Intelligence) continueranno o meno e quanto questo impatterà sui conti di Nvidia.
Azioni Wall Street: risveglio a primavera?
Molti osservatori di mercato hanno avvertito di un possibile sell-off delle azioni a Wall Street nei prossimi mesi, raccomandando un approccio più prudente. Secondo Ilan Benhamou, esperto di derivati azionari per JP Morgan Chase, le azioni USA faranno fatica fino a questa primavera a causa dei dati economici più deboli.
"Nell'immediato futuro, la confusione sui mercati impedisce alle azioni di registrare un exploit, e penso che il mercato sia bloccato", ha scritto. Tuttavia, tra la fine di marzo e l'inizio di aprile, il rally riprenderà come prima. Questo perché, "la liquidità migliorerà, il problema energetico si risolverà, gli utili delle aziende americane si mostreranno resilienti e gli investitori retail tornaneranno ad acquistare", ha aggiunto.
La scorsa settimana, Scott Rubner, Amministratore delegato per i mercati globali di Goldman Sachs, aveva avvisato che il mercato azionario americano stesse per entrare in un territorio di correzione. Le previsioni dell'esperto si basavano sull'osservazione del posizionamento degli investitori istituzionali e al dettaglio i cui acquisti, a suo avviso, erano sul punto di "esaurire la loro forza". I forti guadagni sono stati "trainati dalla resilienza degli utili societari e dai forti flussi da parte degli investitori retail e istituzionali. Ma queste dinamiche potrebbero cambiare", aveva scritto Rubner.