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Ieri si è tenuta la WWDC dove il ceo di Apple, Tim Cook, ha illustrato le novità dell'azienda di Cupertino;
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Il nuovo Mac Apple avrà chip interni e non più progettati da Intel;
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Apple mira a recitare un ruolo di primo piano nel settore dell'alta tecnologia e le azioni al Nasdaq continuano a galoppare.
E alla fine è arrivata la conferma. Apple ha deciso di produrre in casa i chip e di abbandonare la partnership con Intel. In questi giorni i rumors avevano fatto presagire una scelta di questa portata. Ieri alla Worldwide Developer Conference (WWDC) di Apple è arrivata l'ufficialità. Durante l'evento, rigorosamente in streaming, sono state introdotte parecchie novità riguardo le nuove versioni dei sistemi operativi per iPhone, iPad, Mac, Watch e AppleTV. Eccone alcune:
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L'introduzione di App Library, che raccoglie e indicizza tutte le app presenti sull'iPhone;
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L'update Scribble che diventa uno strumento integrato con l'iPad;
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la funzione CarKeys per l'automobile, per sbloccare le portiere e accendere l'auto attraverso il telefono;
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Il nuovo TvOS con tutti i dispositivi avanzati che vanno dalle telecamere attivabili con il suono delle parole alle nuove funzioni di AppleTV+.
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il Big Sur, che rappresenta l'ultima versione di MacOs. Oltre a ridisegnare la parte grafica riguardo il desktop e le app, l'azienda di Cupertino ha investito per velocizzare il brower Safari e per renderlo immune a intrusioni dall'esterno.
Il vero cambiamento di Apple però come detto consiste nel passaggio dai chip Intel per il Mac a quelli sviluppati internamente. Il nuovo chip Apple si chiamerà Apple Silicon.
Cosa cambia per il mercato con le CPU Apple
L'evento potrebbe definirsi storico. La ragione fondamentale sta nel significato che questa operazione avrà sul mercato delle CPU. Il gruppo guidato da Tim Cook mira a sbaragliare la concorrenza entrando in un campo fino ad ora dominato da Intel.
Da oggi Apple progetta direttamente le CPU come fa con iPhone e iPad e poi le commissiona all'esterno per la realizzazione. In questo modo ne conserva la proprietà, con l'obiettivo di migliorare sostanzialmente la potenza delle prestazioni del Mac, replicando quanto già esistente per iPhone e iPad.
Questi ultimi infatti hanno i chip più potenti in circolazione e proprio per questo più richiesti sia dagli utenti che dagli sviluppatori. Ora il quadro è completo, Apple non avrà più chip progettati da altri e questo la rilancia ad occupare un ruolo da protagonista assoluta tra i competitor di alta tecnologia.
Per Intel questa sarebbe una mazzata micidiale. Apple rappresenta il 10% del mercato mondiale dei PC e la perdita di un cliente di questa portata significherebbe per l'High Tech guidata da Robert Swuan un salasso di svariati miliardi di dollari.
Se questo si unisce ai problemi di sicurezza che hanno avuto i chip Intel nei mesi scorsi e di quanto siano stati dichiarati vulnerabili, si capisce bene come quanto sta accadendo potrebbe rappresentare solo l'inizio per la perdita di quote di mercato considerevoli.
Wall Street: le azioni Apple e Intel al Nasdaq
La notizia è largamente scontata dal mercato e non sembra aver provocato scossoni nelle quotazioni in Borsa delle azioni Intel, con il titolo nelle contrattazioni pre-market che fa segnare un calo dello 0,22% a 59,96 dollari per azione.
Secondo Equita Sim la mancata fornitura delle commesse da parte di Apple creerà certamente dei contraccolpi in futuro non appena i dati di bilancio di Intel evidenzieranno i danni economici della scelta di Silicon Valley. Nell'ultimo anno Intel ha incrementato il valore di mercato del 26% e dall'inizio del 2020 viaggia intorno alla parità nonostante i disastri provocati dal Covid.
Apple invece continua a mantenersi sui massimi storici sebbene negli Stati Uniti ha dovuto temporaneamente chiudere 11 negozi in Florida, Arizona, Carolina del Sud e Carolina del Nord, per per via dell'esplosione dei contagi. Da un anno a questa parte al Nasdaq l'azienda di Cupertino guadagna l'80% e l'ascesa, dopo le ultime novità, sembra inarrestabile.