Gli investitori britannici hanno vissuto un 2022 da incubo: le dimissioni di Boris Johnson e l'arrivo di Liz Truss, che sarà ricordata per il disastroso mini-budget proposto dal Cancelliere Kwasi Kwarteng, hanno provocato una magnitudo sui mercati obbligazionari di dimensioni simili a quella che ha caratterizzato la
crisi finanziaria del 2008.
A poco è servito dapprima l'intervento della
Bank of England, che ha messo in campo un piano di acquisto titoli, e poi il licenziamento di Kwarteng, sostituito da un più sobrio Jeremy Hunt. Le dimissioni di Truss dopo appena 6 settimane di governo hanno rappresentato l'unica conseguenza possibile.
L'arrivo di Rishi Sunak a Downing Street, che ha promesso di demolire totalmente il piano di tagli fiscali e di imporre delle strette per arginare l'inflazione, ha prodotto effetti rivitalizzanti per i mercati. La sterlina è arrivata a 1,15 dollari sul dollaro, dopo che nel momento più buio della crisi recente era precipitata fino a 1,03, suo minimo storico. Il rendimento dei Gilt a 10 anni è sceso al 3,45%, dopo un picco del 4,6% durante il precedente esecutivo.
Azioni UK: ecco dove investire
Il mercato azionario britannico ha invece dimostrato una buona capacità di tenuta nonostante la BoE oggi dovrebbe mettere in campo l'ottavo rialzo consecutivo dei tassi d'interesse, l'inflazione è ai massimi da 40 anni ed il Paese intravede lo spauracchio della recessione.
Sull'indice delle blue chip, il FTSE 100, sono due le azioni che si sono messe particolarmente in luce. La prima è Pearson PLC, casa editrice con sede a Londra, che ha guadagnato circa il 57% in Borsa dal 1° gennaio 2022. Nel terzo trimestre, la società ha aumentato le vendite dei suoi prodotti per l'apprendimento della lingua inglese del 7%, generando oltre il 60% delle entrate in Nord America (e quindi sfruttando la forza del biglietto verde). Le azioni scambiano circa 16,8 volte gli utili attesi, con un premio del 20% rispetto ai multipli dei competitor. Secondo Roddy Davidson, analista di Shore Capital, le azioni potrebbero aumentare del 30% a 12,26 sterline rispetto al prezzo attuale di 9,62 sterline.
L'altra azione britannica che ha registrato performance eccellenti è BAE Systems, società con sede a Farnborough che opera nel settore aerospaziale e della difesa. La società quest'anno ha tratto vantaggio dalla guerra Russia-Ucraina, che ha spinto l'Occidente ad aumentare le spese militari. Tra l'altro le vendite ai Governi permettono anche di trasferire il maggior costo per le materie prime. Le azioni di BAE Systems sono negoziate a 14,2 volte i guadagni attesi, in linea con il settore. Il titolo alla Borsa di Londra è salito del 49% circa a 8,10 sterline quest'anno e George Zhao, analista di Bernstein, ritiene che possa crescere ancora fino a 9,50 sterline poiché l'azienda è "l'unica società di difesa pura a grande capitalizzazione in Europa".